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U' Scazzamurrill' appare all'improvviso. E' uno gnomo simpatico e dispettoso, che mangia solo frittelle e regala tarì, le antiche monete del Regno di Napoli, alle belle ragazze. Da tempo a Torremaggiore non si vedeva più. Ma oggi ha deciso di riapparire...

mercoledì, marzo 31, 2010

Chi ha tradito Mister Trench?

"La matematica non è un pignone!"

Il giorno dopo uno guarda i numeri, fa le valutazioni e s'accorge di tante cose. Per esempio, s'accorge che sia Vincenzo Ciancio che Mina Leccese hanno ottenuto suppergiù 400 voti più delle loro coalizioni. Segno che erano candidature azzeccate e apprezzate. E s'accorge che Leonardo De Vita ha avuto circa 500 voti in meno della sua coalizione.

Che vuol dire questo? Beh vuol dire che c'è stato un sano voto disgiunto, no? In primo luogo significa che Leonardo De Vita, come sindaco, non lo vogliono manco a destra (quindi non si capisce perché 'sta minestra riscaldata se dovrebbe sorbire l'intera Torremaggiore).

Poi però vuol dire un'altra cosa. Quei 500 voti da qualche parte saranno pur andati, no? E sono sono andati evidentemente a Vincenzo e Mina. Un mio amico diceva: "La matematica non è pignone!" Cioè, 500 elettori del centrodestra hanno votato la lista di partito, magari il candidato consigliere, ma non hanno messo la croce su De Vita e hanno votato uno dei due candidati sindaci di centrosinistra. Ora se si fosse trattato di qualche decina, si sarebbe potuto dire che è fisiologico. Ma qua si parla di 500 voti! Praticamente un partito medio a Torremaggiore.

Ho fatto un po' di conti "della serva", come si dice in questi casi. A occhio, calcolando un moderato travaso di voti dal centrosinistra a Mina, cosa ovvia visto che Mina fa parte del "mondo" del centrosinistra torremaggiorese ed era appoggiata da un pezzo di centro, u' Scazzamurrill crede che la proporzione di voti in fuga da De Vita verso i candidati di centrosinistra sia: tra 200 e 400 a Vincenzo e tra 100 e 300 a Mina.

Questa cosa nel centrodestra dovrebbe far suonare non un campanello, ma un campanone d'allarme. E già me li immagino da quella parte impegnati, sottovoce, nella caccia a chi ha tradito il candidato col trench.

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martedì, marzo 30, 2010

Quando il ballottaggio si fa duro, i duri iniziano a ballottare

E tra due settimane i voti si riconteranno da zero



Ma non dovevano vincere al primo turno con il 70 per cento? E' da due mesi da destra che ci ammorbano con questa storia che loro avevano già vinto. Invece...Certo ci sono andati vicini, quasi il 48 per cento. Ma non ce l'hanno fatta. E al ballottaggio i voti si ricontano da zero, non s'illudano che basti raccattare qualche altro voto caduto per strada.

Complimenti a Vincenzo Ciancio che, anche grazie a un'affermazione personale, è riuscito a portare il centrosinistra al secondo turno che, inutile nasconderlo, era l'obiettivo di partenza dopo che nel pre-campagna elettorale c'era stata una dolorosa divisione nel centrosinistra. Complimenti anche alla lista di Mina per la Città - Udc che ha ottenuto un importante 15 per cento, facendo una bella campagna elettorale.

Ci sono due settimane, la partita è ancora aperta, nonostante la distanza vista al primo turno. Distanza che, però, può essere colmata a Torremaggiore più che altrove. E anche a destra lo sanno. U' Scazzamurrill' auspica solo un po' più di rispetto da parte di una destra che, dapprima, ha cercato di ridicolizzare il candidato del centrosinistra, poi è arrivata persino alla provocazione di piazza.

Zitto zitto, Vincenzo ha smentito i malauguri della destra (lo bucano, dicevano, lo battiamo al primo turno ecc. ecc.) Ora, per il ballottaggio, dovrà fare - lui e tutti noi con lui - un ulteriore sforzo.

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lunedì, marzo 29, 2010

Nichi vince, da qui riparte la sinistra

La Puglia dà una lezione al resto dell'Italia. Sconfitta elettorale per il centrosinistra, ma a sinistra si vedono i germogli della rinascita.



"
I voti dati a me sono un'indicazione per il centro sinistra. Eravamo un'anomalia e restiamo un'anomalia i voti alla mia persona che superano quelli della coalizione sono un'indicazione per il centro sinistra. C'è in Italia un bisogno disperato di alternativa, bisogna ricostruire il vocabolario dell'alternativa, qui abbiamo cominciato"

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venerdì, marzo 26, 2010

La Svizzera apula

Le caramelle della libertà



Leonardo De Vita, candidato sindaco della destra berlusconiana, così come l'ex sindaco Alcide Di Pumpo, ha insistito in questa campagna elettorale che Torremaggiore è una città sicura, una specie di Svizzera in terra apula. Tre giorni fa, c'è stata l'ennesima rapina. Questa volta a una farmacia. Evidentemente, i ladri avevano terminato le caramelle Ricola.

P.s.: poche ciance, vota Ciancio!

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Fatti furbo, usa il bluetooth!

Contro il clientelismo, la tecnologia aiuta



Cari fanciulli, se proprio vi volete vendere il voto, e c'è una merdaccia che se lo compra (in cambio di un contrattino, un posto al cimitero, di un chilo di prosciutto o di quel cazzo che volete), fatelo pure, tanto poi non c'è bisogno che lo votiate veramente. La Dc nel 1948 diceva: "Nella cabina elettorale Dio ti vede, Stalin no". Figuriamoci se poi vi vede un decerebrato pezzo di merda che ha bisogno di comprarsi i voti e di ricattare la gente per essere eletto.

Il problema, al massimo, si pone se vi chiedono la prova del voto, cioè la classica foto fatta col telefonino. Embé, in tal caso la tecnologia aiuta. Mettetevi d'accordo in quanta più gente possibile: uno vota davvero, fa la foto, poi passa col bluetooth la foto agli amici. In questa maniera, il carognone si piglia un solo voto, ma paga per 10, 20, 100 voti. E soprattutto, se lo piglia in quel posto.


P.s.: il Madrigalista Moderno ha inviato allo gnomo la seguente creazione poetica, che è molto piaciuta e che allega al post!

SE TI CHIEDONO DI FARE
QUELLO SCATTO ELETTORALE
DIGLI SI, SENZA SBAGLIARE
POI PROVVEDI A REGOLARE
QUEL SISTEMA ASSAI GENIALE
IL "BLUETOOTH" MULTIMEDIALE
MANDA A TUTTI I TUOI AMICI
NE SARANNO ASSAI FELICI
E SPEDITE AL CANDIDATO
CHE SARA' ACCONTENTATO.
LA SUA SETE DI POTERE
SE LA METTE NEL SEDERE
COME DIRE : "KU' BLUTU'...
U NZVUS U PIGGHY NGU' !"

Il Madrigalista Moderno

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Luttazzi da Santoro, otto anni dopo l'editto bulgaro

Il geniale intervento di Daniele Luttazzi a Raiperunanotte...la verità in forma di satira (quella vera)




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giovedì, marzo 25, 2010

L'Armata Brancaleone di destra

Negli ultimi giorni la coalizione di De Vita mostra di essere molto disunita



No un momento, ma qui c'è troppo rumore, troppa confusione. Allora "famo a capicce" come dicono a Roma. Il centrodestra berlusconiano negli ultimi giorni di campagna elettorale a Torremaggiore sta davvero sbroccando. Vanno in ordine sparso. Ed è bizzarro che proprio loro, dopo che per anni hanno accusato il Pd di essere un'Armata Brancaleone, a pochissime ore dall'apertura delle urne dimostrano di essere la vera Armata Brancaleone, i dilettanti allo sbaraglio.

E' bastato poco per scoprire la loro fragilità che li rende "unfit", inadatti, a governare. Metto in ordine i fatti. C'è un comizio, parla un ex assessore che dice una cosa. Questa cosa viene interpretata come una greve battuta. Mettendo assieme il nome Ciancio e quello Mina, si fa CianciMina, con un'allusione al sindaco mafioso di Palermo. A quanto pare, parte da subito una polemica sotto al palco - questo ci racconta un utente di destra - per cui qualcuno se la prende con De Vita accusandolo di non aver ben scelto i candidati. Ovviamente, quando a sinistra arriva questa interpretazione, parte un fuoco di sbarramento pesante. E che s'aspettavano? Che proprio loro, coi problemi che alcuni dei loro esponenti hanno con la giustizia, lascino passare liscia una cosa del genere? U' Scazzamurrill' scrive un post in cui chiede le scuse pubbliche di De Vita.

A bomba scoppiata, l'ex assessore invia a u' Scazzamurrill' una smentita. Lo gnomo la pubblica, e con piacere, con la giusta evidenza. Questo per u' Scazzamurrill' è la chiusura della polemica. Perché se l'interessato dice che è stato equivocato, in mancanza di prove contrarie, vuol dire che è stato equivocato. Punto. Resta la questione a livello personale che si risolverà tra le persone. E però succede il giorno dopo che arrivano messaggi da destra in cui si disegna il povero ex assessore come una mela marcia. E soprattutto c'è un passaggio pubblico: delle scuse al candidato di centrosinistra e alla candidata di centro fatte in un comizio.

Per lo gnomo la smentita dell'ex assessore è veritiera per definizione
. Questo perché sta all'onestà del candidato di centrodestra nei confronti dei suoi elettori, che erano lì a sentire il comizio, quella di dire sempre la verità. C'è un patto tra ogni candidato e i suoi elettori, quindi se quella smentita fosse falsa, avrebbe violato quel patto. U' Scazzamurrill' quindi deve partire dall'assunto che quella smentita sia la verità. E non c'è discussione su questo.

Ma allora, perché la coalizione di destra sceglie di chiedere scusa in un comizio? Perché arrivano messaggi da destra che smentiscono la smentita? L'impressione dello gnomo è che a destra stiano scaricando l'ex assessore. Appena hanno avuto l'occasione per dargli un calcione, l'hanno dato. Appena l'hanno visto in un angolo, in difficoltà, al posto di fare squadra, ci si sono scagliati contro. E questo conferma quanto lo gnomo ha già scritto in passato: a destra vogliono dare l'impressione di essere uniti, invece appena possono prendersi a calci in culo tra loro, lo fanno e pigghijn pur' a scap'l'. Stavolta a pigliare schiaffi dai suoi cosiddetti alleati è l'ex assessore. Ma in realtà il male della destra torremaggiorese è ben più profondo e basta poco a farlo emergere.

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mercoledì, marzo 24, 2010

La precisazione dell'assessore

U' Scazzamurrill' ha ricevuto e volentieri pubblica la seguente smentita dall'esponente politico di centrodestra cui è stata da più parti attribuita l'affermazione di cui al precedente post. Lo gnomo precisa che l'esponente politico ha inviato al blog un commento firmato e che lo gnomo non pubblica per sua scelta il nome, e a tutela dello stesso, ma è sempre disponibile a renderlo pubblico se l'interessato dovesse volerlo. Naturalmente, il chiarimento è importante e, per quel che riguarda u' Scazzamurrill', riporta la campagna elettorale su un binario di civiltà. Certamente a chiudere l'incidente, per quel che riguarda il fatto personale, dovranno essere Vincenzo Ciancio e Mina Leccese. Per quel che interessa a u' Scazzamurrill', la vicenda è chiusa.



"
caro Scazzamurrill',
sono ... e ti invio la smentita su questo articolo che non è affatto veritiero.
Ti spiego cosa è successo.
Durante il mio comizio mi sono limitato a spiegare i fatti dell'attività amministrativa appena conclusa. Durante un passaggio ho detto che i due candidati sindaci Ciancio e Mina.....ecc... non alludendo minimamente al caso Ciancimino.
Chi era presente ha sicuramente capito male ed ha strumentalizzato le mie parole.
Io in tutto il mio mandato sono stato sempre equilibrato e mai offensivo non inizierò certo in campagna elettorale. Ti comunico ancora che questa sera un nostro esponente ha pubblicamente chiarito che il centrodestra non ha avuto una caduta di stile con l'accoppiata"Ciancio-Mina" ma è stato un equivoco e che chiediamo scusa ai candidati sindaci.
Spero che il tutto si sia chiarito e che la si smette di strumentalizzare perchè sono convinto che si vince mediante un serio confronto e non con commenti stupidi come hanno fatto questa sera quelli dell'udc dicendo che gli amministratori uscenti sono " QUATTRO MAFIONCELLI DA 4 SOLDI" e subito dopo un'altro oratore ha affermato che se vincerà il centrodestra andrànno al potere il "GATTO E LA VOLPE"......bhe caro Scazzamurrill' credo che queste sono accuse vere e proprie non ti pare?"

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Le volgarità della destra

Una squallida battuta di candidati del centrodestra fa infuriare lo gnomo



Un commento arrivato oggi a u' Scazzamurrill' denuncia una gravissima scorrettezza da parte di un candidato del centrodestra nei confronti dei candidati sindaco del centrosinistra Vincenzo Ciancio e del centro Mina Leccese. U' Scazzamurrill' non pubblica il commento perché riporta precise circostanze e nomi che non gli è possibile provare senza concrete "pezze d'appoggio". Sa che i fatti denunciati nel messaggio sono veri - e non è la prima volta che succedono - ma non avendone una registrazione non può fare nomi e cognomi. Cionondimeno non intende far passare sotto silenzio la questione e la porrà senza che sia attaccabile da questi signori, ma con un preciso invito ai candidati Ciancio e Leccese: chiedano immediatamente, come farà in questo articolo u' Scazzamurrill' come semplice cittadino interessato al bene della sua città, le scuse pubbliche a chi rappresenta di fronte ai cittadini quella coalizione e quindi quei candidati.

In diversi commenti cittadini di centrosinistra hanno riferito a u' Scazzamurrill' che esponenti politici del centrodestra avrebbero accostato il cognome Ciancio al nome Mina, sostenendo che, se vincesse il centrosinistra, avremmo all'amministrazione "Ciancimina", con una schifosa allusione all'ex sindaco di Palermo condannato per mafia. Io spero che i due candidati sindaco raccolgano le testimonianze per querelare immediatamente questi personaggi che evidentemente credono di essere spiritosi, e invece sono solo idioti.

Vincenzo Ciancio e Mina Leccese sono due persone oneste. Punto. Chiunque insinui il contrario è in malafede. Ed è pure stupido perché, dal momento che nel centrodestra ci sono importanti personaggi coinvolti in vicende giudiziarie, e tutti sappiamo quali, la loro greve allusione si trasforma in un boomerang. Il centrosinistra ha incentrato la sua campagna elettorale alla massima correttezza e al massimo garantismo. U' Scazzamurrill', dal canto suo, poteva divertirsi molto a giocare sulle vicende giudiziarie di cui sopra. Ha preferito insistere su temi di programma e di principio, senza scendere a quel livello. Invece, dall'altra parte, si è fatto ricorso a questa porcheria. Altro che faccia a faccia, la faccia dovrebbero solo nasconderla dalla vergogna!

A questo punto, u' Scazzamurrill' ritiene che il candidato di centrodestra Leonardo De Vita debba delle pubbliche scuse a Vincenzo Ciancio e Mina Leccese per i toni grevi e diffamatori utilizzati dagli esponenti della sua coalizione di cui sopra. Altrimenti, difficilmente gli si potrà riconoscere l'appellativo di galantuomo. E tutti i cittadini sappiano, quando vanno a depositare la scheda elettorale, che da una parte - quella di Vincenzo e quella di Mina - ci sono delle persone intellettualmente limpide che hanno voluto parlare dei problemi di Torremaggiore e di come risolverli. Dall'altra invece non ci sono solo persone intellettualmente oneste, ma purtroppo anche persone che utilizzano questi mezzucci e non hanno la cultura politica di capire qual è il limite, dove bisogna fermarsi.

P.s.: Allo gnomo è anche venuto all'orecchio più volte che qualcuno a destra l'avrebbero soprannominato Schiattamurrill'. Avrebbe potuto considerare quest'altro greve soprannome una mezza minaccia. Ma, si sa, lo gnomo è ironico e s'è fatto una grassa risata. Tanto a schiattare di rabbia o ogni post dello gnomo, in questi anni, sono stati altri...

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martedì, marzo 23, 2010

Ti promettono il posto? Fatti furbo!

Lettera al giovane coglione che ancora si fida delle promesse clientelari



Caro amico ca t'ann' prumiss' u' post',

visto che proprio non hai voluto ascoltare u' Scazzamurrill' quando, chiaro chiaro, t'ha detto che CHI PROMETTE POSTI DI LAVORO IN CAMBIO DI VOTI E' UN BUGIARDO (aggiungerei che è pur' strunz' e che gli devono cascare gli zebedei), almeno cerca di essere furbo. Se proprio vuoi vendere il tuo voto, fatt' fa' almen' nu' contratt' a un anno. Ca' se ti fai fare un contratto a 15 giorni, con la promessa che dopo ti prendono, vedi che il giorno dopo la scadenza, t'u mett'n 'ncul!

U' Scazzamurrill'

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Teng' na voglia e' fa nient'

La storica canzone di Enzo del Re, nell'interpretazione di Daniele Sepe


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sabato, marzo 20, 2010

Berlusconi a Roma ha fatto l'appello. E De Vita era assente!

L'accorata lettera di un manifestante del Pdl



"
Caro Scazzamurrill'

oggi partecipavo alla manifestazione del Popolo della Libertà convocata a piazza San Giovanni da Silvio Berlusconi per l'Amore e contro l'Odio, in difesa della democrazia e della libertà. A un certo punto, il nostro Grande Leader Conducatòr ha visto a occhio, nella piazza, che qualcuno mancava. E ha deciso di fare l'appello. Leggendo il registro, dopo De Vaio, De Vero è arrivato a De Vita. Ha chiamato una, due, tre volte. Niente. Allora ha chiamato a voce ancora più alta: De Viiiiiiiiitaaaaaaaaaaaaaaa....e dal fondo s'è sentita una vocina che diceva: "Assente!". C'è ncazz't! Ha cum'nz't a lucculà: "De Vitaaaa, cribbio!!!! Ma come la Democrazia è in pericolo. Io chiamo i miei prodi (ehm....) qua per lottare come gladiatori (ehm) contro il comunismo e i giudici. E tu che fai? Ti dai assente? Rimani a Torremaggiore? E dire che sei pure il candidato sindaco del Popolo della Libertà a Torremaggiore! Mo' come la difendo sta cazz' di libertà? Senza De Vita?

Mo', visto che di Torremaggiore ci stavo soltanto io, Berlusconi m'ha chiamato e m'ha detto di comunicare a Leonardo De Vita che se i giudici comunisti dovessero farlo condannare, è colpa sua che, al posto di venire a lottare a Roma per l'Amore e per la Democrazia, ha preferito rumané a Torr'maggior'...

Scazzaurri', consigliami tu che sei sempre così buono con noi del Pidielle, che devo fare: glielo dico a De Vita, così magari porta la giustifica, oppure faccio finta di niente?

Un promotore della libertà "

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L'imperatore Tiberio

Rap di Daniele Silvestri contro il Caimano


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venerdì, marzo 19, 2010

Messi faccia a faccia, De Vita perde

Crescono le chance del centrosinistra, la destra in chiara difficoltà


Benebenebene, a quanto stanno dicendo tutte le persone interpellate, il faccia a faccia di ieri ha mostrato la differenza di livello tra la proposta che u' Scazzamurrill' sta sostenendo, Vincenzo Ciancio e il centrosinistra, e quella della destra, Leonardo De Vita. Lo gnomo, che purtroppo non ha potuto essere presente al Ciardulli, ne era comunque certo: la proposta di De Vita è una minestra riscaldata. La questione non di persone. Il punto è legato ai progetti e alla credibilità dei progetti. De Vita è la continuità nello sfascio del paese. Per otto anni hanno sgovernato e si ripresentano ai cittadini come verginelle. Qualunque programma, qualunque faccia la destra presenti ai cittadini, non risulta credibile. I palloncini che hanno distribuito in piazza sono ben rappresentativi: ogni palloncino una promessa non mantenuta, ogni palloncino una palla.

Con questo lo gnomo non vuol dire che Ciancio abbia vinto o vincerà le elezioni. Lo spera, ne ha anche qualche convinzione, ritiene che ci siano ottime chance, vede un entusiasmo che cresce. Come ha dimostrato anche il comizio di coalizione dell'altroieri. Poi però nelle urne può sempre succedere di tutto. Qualunque cosa accada, tuttavia, in tutti i confronti diretti il candidato e la proposta della destra hanno mostrato tutti i loro limiti. E questo per un motivo molto semplice: sono nella posizione insostenibile di quelli che non hanno mantenuto le promesse e ora devono dire ai cittadini di fidarsi di loro. La speranza è che i torremaggioresi abbiano l'intelligenza di non farlo.

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mercoledì, marzo 17, 2010

L'Aquila, non proprio una vacanza

Un documentario di ActionAid da guardare con grande attenzione


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martedì, marzo 16, 2010

Il blocco dei faccioni

Una riflessione "ideologica" su elezioni, partiti e oligarchie



C'è un blocco oligarchico sulla politica italiana, che "giù per li rami" s'estende fino alla politica locale, fino a noi. Questo paese potrà riaprire le ali, solo quando la politica e i partiti verranno ricondotti al loro ambito. Idealità e progettualità dovrebbero essere i fari che illumano la strada dei partiti. Non si può accettare la loro invadenza nell'economia, nella finanza, nell'informazione. Le intercettazioni di Trani sono il segno più evidente d'un sistema malato. Una malattia diffusa, che investe tutto il sistema, dal centro alla periferia. E l'attitudine all'"inciucio" che molti politici a tutti i livelli mostrano d'avere fa il paio - è perfettamente complementare come lo yin e lo yang cinesi - con la rissosità da guerra fra bande.

La personalizzazione della politica è il più evidente sintomo della malattia. Il candidato si presenta come un prodotto, una merce, così come una mercificazione generalizzata sta interessando tutti gli ambiti della nostra vita. Michela Marzano, la filosofa italiana che insegna al Cnrs di Parigi, ha scritto recentemente un saggio che consiglio a tutti, "L'estensione del dominio della manipolazione", nel quale teorizza che alla base del disagio della contemporaneità ci sia l'imposizione di concetti dell'ideologia manageriale alla vita di tutti i giorni. E' una teoria suggestiva, che nella politica ha una sua manifestazione evidente. Anche nella nostra piccola realtà ci sono candidati si propongono coi loro faccioni sui muri, con uno slogan accattivante in cui promettono "professionalità" nell'esplicazione del loro mandato elettivo. Ma la professionalità è una categoria che possa appartenere alla politica in un sistema democratico? A parere di u' Scazamurrill' no. La "professionalità" andrebbe esercitata - appunto - nelle professioni. Mentre il politico dovrebbe invece avere come suo faro l'"idealità", l'"onestà" e un progetto.

Altrettanto, una sottomanifestazione di questa estensione del dominio della manipolazione in politica è l'abitudine dei candidati a sciorinare in pubblico il proprio curriculum vitae. "Votatemi perché sono questo" più che "votatemi perché voglio fare questo". Un sindaco, un consigliere, un parlamentare non devono necessariamente essere stati o essere bravi professionisti. Devono essere persone che hanno qualcosa da dire ad altre persone per far sì che la vita di tutti sia migliore. Avere nessuna, una, due, tre lauree non è un viatico. Essere un buon medico non vuol dire necessariamente essere un buon politico. Essere un buon avvocato non vuol dire essere necessariamente un buon politico. Essere un buon manager quasi mai vuol dire essere un buon politico. Al limite, anche essere stato in passato un buon politico, non vuol dire avere delle proposte politiche buone per il futuro.

Può sembrare uno sproloquio, ma in realtà si tratta di riflessioni dettate dall'osservazione. Lo gnomo ha cercato, in queste settimane, d'individuare il nocciolo ideologico (ah, sia chiaro che u' Scazzamurrill' usa la parola "ideologia" in un'accezione positiva) delle proposte alternative a quella che lui sostiene alle elezioni comunali torremaggioresi - e che come sapete tutti è il Pd e Vincenzo Ciancio - e ha avuto una pesante difficoltà a individuarlo . Ci ha visto solo tanto personalismo e una vaga verniciatura d'efficientismo manageriale: tutto il contrario di quello che lo gnomo ritiene importante. E francamente, la stessa cosa vale per la regione. Ma il discorso, il pericolo, vale per tutti: a destra, al centro, a sinistra. Forse è tempo di tornare all'antico, di lasciar perdere i partiti vetrina di politici-personaggi, e ragionare di nuovo di partiti "pesanti", strutturati, espressione del territorio, in cui i politici più che cattivi leader siano onesti funzionari.

P.s.: per una volta spero che nessuno prenda questo post come un attacco

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lunedì, marzo 15, 2010

Ode alle bitumazioni (prima delle elezioni)

Stupito, u' Scazzamurrill' ha visto nei giorni scorsi nella scassata via Aldo Moro tanti cartelli che annunciano bitumazioni in arrivo. Hanno lasciato marciere quella strada per anni e, toh!, sotto elezioni si sono accorti che andava bitumata. Così, gli è sorto l'afflato poetico ed è nata questa ode in rima alternata.



"Bitumiamo, bitumiamo,
alla fine del mandato,
ché sennò non vinciamo
con un popolo incazzato".

Sulla via di Aldo Moro
se tu cadi in un fosso
fai un cazzo di gran volo
e ti rompi qualche osso.

E così per otto anni
il Canguro zompettone,
ha fatto solo danni,
ma non v'ha mosso un mattone.

Ma poi arrivan l'elezioni
e il tempo, si sa, stringe
"E' ora di fare buone azioni"
dice: uno cementa, e l'altro tinge.

Se per anni, caro autista
hai spaccato le sospensioni,
ora che son di nuovo in lista,
cominciano le bitumazioni.

Solo un popolo coglione
può ignorare la realtà:
nelle casse del comune
un altro debito si fa.

E pagare poi a chi tocca?
Al cittadino tartassato,
con una mano sulla bocca,
l'altra dove mai ha guardato!

Basterà un po' di catrame,
sullo scassato Giro Esterno,
della storia a fare stame,
e a De Vita per far terno?

Ci hanno fatto mal campare
negli ultimi due mandati,
hanno amministrato male,
ci hanno belli che spennati.

Ora chiedon di votarli,
coi faccioni sopra i muri,
di confermarli, fiduciarli,
loro stirpe di Canguri.

Mantenerli un'altra volta,
nel Palazzo di Città,
è una scelta assai stolta,
l'elettor lo capirà.

Se finor non hanno fatto
quel che avevano promesso,
rivotarli sarebbe matto,
come tuffarci in un cesso.

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giovedì, marzo 11, 2010

De Vita propone l'"ampliamento" del nulla

Se moltiplichiamo zero per tre, quanto fa?



"Obiettivo 4: ampliamento canile comunale". Questo c'è scritto nella sintesi del programma del candidato di destra Leonardo De Vita. Ora, dopo che da anni u' Scazzamurrill' e altri denunciano il pericolo dei cani randagi pericolosi, soprattutto per i bambini, dopo che si sono susseguite aggressioni, questi se ne vengono dicendo che vogliono "ampliare" il "canile comunale". Roba da ridere.

U' Scazzamurrill a questo punto vuole chiedere al candidato della destra di quale canile parla. Di quello dell'Enpa? E soprattutto gli viene da domandare: tre anni fa avete sbandierato l'imminente costruzione di un "canile intercomunale", avevate addirittura detto d'averci stanziato soldi e, intanto, i cani stanno sempre là e non avete fatto un bel niente! Mo', nel programma, candidamente, parlate di un "ampliamento" di un "canile comunale"? Ma veramente credete che i cittadini torremaggioresi stiano su Marte? La verità è che il centrodestra di Di Pumpo e De Vita non ha mantenuto le promesse che ha fatto in questi anni. Anzi peggio, ha lasciato degradare il decoro della nostra città. Oggi con che faccia si presenta al voto con questi, chiamiamoli così, obiettivi?

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mercoledì, marzo 10, 2010

U' Scazzamurrill': 100mila grazie!

Superata boa dei 100mila contatti...niente male!



U'Scazzamurrill' non ama le autocelebrazioni, anche perché si sa che chi si loda s'imbroda. Però oggi è un giorno particolare: il blog dello gnomo ha superato i 100.000 contatti. Che non è poco per un sito fatto da uno gnomo che, per lo più, parla di politica locale.

Grillo a Torremaggiore, quann' ce vo' ce vo'

Il fatto di essere sostenitore di un'altro candidato sindaco, Vincenzo Ciancio, non impedisce a u' Scazzamurrill' di dare a Cesare quel che è di Cesare. In questo caso ad Alberto Scudieri quel che è di Alberto Scudieri, visto che ha portato a Torremaggiore Beppe Grillo. Fermo restando quanto lo gnomo ha scritto finora, però va dato atto che moltissime delle cose dette da Grillo sono stracondivise dallo gnomo. Per cui, da Youtube, pappatevi questi spezzoni (sono quelli che lo gnomo ha trovato) dell'intervento di Grillo.








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lunedì, marzo 08, 2010

Non è tempo per Ponzio Pilato

Bisogna andare a votare e bisogna votare contro i pifferai magici berlusconiani. A Torremaggiore e ovunque



Con il decreto salva-lista, il centrodestra berlusconiano ha dimostrato - ancora una volta, se ve ne fosse stato bisogno - di essere contro la legalità. Il berlusconismo è un'ideologia immorale che sta portando questo paese a diventare una cleptocrazia. E' un'ideologia oligarchica basata sul concetto che gli onesti, quelli che pagano le tasse, devono sostenere una classe parassitaria di evasori fiscali e di individui al di sopra della legge che, se vengono acchiappati con le mani nella marmellata, o urlano al complotto o cambiano la legge. Un'ideologia che si concretizza attraverso il grande inganno della telecrazia, che vuol far credere agli italiani che tutto vada bene mentre in realtà stiamo sprofondando.

Non è più tempo per Ponzio Pilato! E' ora di ribellarsi a questo grande inganno, prima che sia definitivamente tardi. E' ora di dare un colpo al berlusconismo e alle sue menzogne. Negli ultimi 15 anni, da quando il berlusconismo è diventato ideologia dominante (anche in ampi settori del centrosinistra), l'Italia scivola sempre più nelle classifiche internazionali in tema di economia e di libertà. D'altronde tutti noi possiamo dire di stare peggio di 15 anni fa. Solo evasori, ladri e farabutti stanno meglio di un tempo.

U' Scazzamurrill' è assolutamente contrario alla proposta di chi, dopo aver visto l'ennesimo abuso di potere di un governo incapace di governare ma capace di prendere per i fondelli gli italiani, ha chiesto di strappare i certificati elettorali. Tutt'altro, bisogna andare a votare in massa, per sconfiggere il berlusconismo a tutti i livelli. L'appello dello gnomo è semplice: dovete votare e dovete esprimere un voto UTILE, un voto che fa male al berlusconismo, un voto che può sconfiggere questo centrodestra immorale, un voto che prospetta un cambiamento reale e realistico, non utopico e slegato dalla realtà! E' un appello che si estende anche a quegli elettori di destra che considerano la legalità un valore, non un impedimento.

Esprimere un voto che blocchi le tendenze egemoniche dell'ideologia oligarchica e immorale del berlusconismo, vuol dire in Puglia votare per Nichi Vendola e a Torremaggiore votare per Vincenzo Ciancio. Vendola, uscito trionfatore dalle primarie del centrosinistra, ha dimostrato di essere un "cavallo di razza" della politica. Ciancio, indicato dal centrosinistra unito nella nostra città, sta conducendo una campagna elettorale pulita, incentrata sul programma, sulla lotta contro il clientelismo, sull'analisi dei problemi della città e sulle proposte per la loro soluzione. Tutto un altro stile rispetto al candidato del centrodestra che, in puro stile berlusconiano, dice in televisione che Torremaggiore è una specie di oasi di sicurezza in Capitanata e che i torremaggioresi sono ricchi perché nel paese ci sono tante banche. Il messaggio del candidato di centrodestra nega la realtà di una città che vive un disagio profondo sia sul fronte della sicurezza sia su quello dell'economia. Votare per la destra berlusconiana, a Torremaggiore, vuol dire accodarsi a un pifferaio magico che poi vi fa cadere in un pozzo. Votare per Ciancio e il centrosinistra vuol dire votare per un sindaco che vuole affrontare e risolvere i problemi. La scelta è semplice. La scelta è concreta.

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domenica, marzo 07, 2010

L'Italia dei telecorpi

Ancora Pier Paolo Pasolini, in un'intelligente reinterpretazione delle sue considerazioni sul potere e i corpi. Utilissima per capire quanto l'Italia delle telecrazia sia profondamente fascista e totalitaria.


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sabato, marzo 06, 2010

Se l'Italia potesse parlare...

Pier Paolo Pasolini, "Caos", 1969 - sembra scritta oggi



"Stanotte nel dormiveglia, ho avuto una di quelle illuminazioni (che in psicologia si chiamano "allucinazioni ipnagoniche") per cui poi generalmente scrivo dei versi: la traduco ora invece in prosa. I monumenti, le cose antiche, fatte di pietra o legni o altre materie, le chiese, le torri, le facciate dei palazzi, tutto questo, reso antropomorfico e come divinizzato in una Figura unica e cosciente, si è accorto di non essere più amato, di sopravvivere. E allora ha deciso di uccidersi: un suicidio lento e senza clamore, ma inarrestabile. Ed ecco che tutto ciò che per secoli è sembrato "perenne", e lo è stato in effetti fino a due-tre anni fa, di colpo comincia a sgretolarsi contemporaneamente. Come cioè percorso da una comune volontà, da uno spirito. Venezia agonizza, i sassi di Matera sono pieni di topi e serpenti, e crollano, migliaia di casali (stupendi) in Lombardia, in Toscana, in Sicilia, stanno diventando dei ruderi: affreschi, che sembravano incorruttibili fino a qualche anno fa, coinciano a mostrare lesioni inguaribili. Le cose sono assolute e rigorose come i bambini e ciò che esse decidono è definitivo e irreversibile. Se un bambino sente che non è amato e desiderato - si sente "in più" - incoscientemente decide di ammalarsi e morire: e ciò accade. Così stanno facendo le cose del passato, pietre, legni, colori. E io nel mio sogno l'ho visto chiaramente, come in una visione."

U' Scazzamurrill' in lotta contro il governo dei papocchi

Non sono capaci di presentare una lista, come possono governare?



U' Scazzamurrill' aderisce alle manifestazioni nazionali contro lo strappo istituzionale che il governo di Berlusconi ha fatto emettendo un decreto legge che riammette singole liste presentate in maniera irregolare alle elezioni regionali.

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venerdì, marzo 05, 2010

We Are the World (for Polverini!)

Pigliamola a ridere: è un video geniale


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giovedì, marzo 04, 2010

La figuraccia di De Vita

Con Vincenzo Ciancio vincere si può! Vincere di deve!



Dopo il primo faccia a faccia, visto ieri su Teleradioerre (u' Scazzamurrill' in verità l'ha visto oggi in streaming), allo gnomo pare che una cosa si possa dire per certo: se malauguratamente dovesse rivincere il centrodestra a Torremaggiore, ci aspetta un'accelerazione del declino, un Medioevo, uno scivolamento nel terzo mondo. Perché questi qua non si capisce proprio dove vivano! De Vita ieri ha sciorinato una serie di corbellerie da far rizzare i capelli in testa.

Per esempio, il candidato di destra ha ribadito che Torremaggiore è "uno dei comuni più vivibili della nostra Capitanata" e che "non esistono quartieri degradati". E ci credo! Torremaggiore ormai è tutta degradata! Ma se questi non sanno manco cosa li circonda, come è possibile che qualcuno creda che possano amministrare la nostra città?

Una città insicura, che è il vero bancomat del ladri e malfattori di tutta la provincia. (Ci sta quasi una rapina al giorno. Ci stanno furti, i riscatti di auto). Una città sporca, con le discariche abusive. Una città in cui solo i cani randagi si sentono sicuri. E lui, il candidato di centrodestra, dedica alla sicurezza una battuta - la solita stronzata secondo cui saremmo una specie di Svizzera in terra apula, un'oasi felice nel deserto di Capitanata - mentre si dilunga sui cazzi suoi personali nell'Asl! Ma davvero c'è qualcuno che pensa di affidare Torremaggiore a chi non è capace di vedere cosa succede a un palmo dal proprio naso?

Poi, sulla situazione economica della città, la tesi devitiana è a dir poco bizzarra. Torremaggiore è ricca perché ci sarebbero 10 banche! Complimenti. Peccato che i giovani se ne vadano di corsa dalla città, perché non c'è lavoro. Peccato che gli agricoltori siano in drammatica sofferenza. Peccato che tutto il settore produttivo a Torremaggiore sia praticamente fermo. Ma certo: questi sono esperti di Asl e mattoni e non sanno niente di nient'altro. Ieri, dalla boccuccia di De Vita non s'è sentita esprimere una sola proposta programmatica. Ha parlato dei cazzi suoi all'Asl, ha detto un po' di balle sulla vivibilità e sicurezza. E nient'altro.

Di fronte a una figuraccia siffatta, tutti gli altri candidati sono apparsi giganti politici. Tra loro u' Scazzamurrill' vuole segnalare la pacata concretezza di Vincenzo Ciancio, il candidato che lo gnomo ha fortemente sostenuto. Vincenzo ha saputo dire, senza alzare i toni, alcune cose importanti e scomode. Ha contestato sul punto i dati sul bilancio portati da De Vita. Ha chiaramente detto che è ora di finirla con il clientelismo (a proposito, u' Scazzamurrill' aveva chiesto anche a De Vita di dire pubblicamente che chi promette posti di lavoro in cambio di voti è un bugiardo: non gli risulta che l'abbia fatto!). Ciancio, inoltre, affermato con forza la necessità di trasparenza amministrativa rispetto a i una macchina amministrativa ultimamente diventata "molto, molto opaca". Un'affermazione che, di questi tempi in cui circolano veleni e lettere anonime, in cui c'è un mefitico clima da fine impero, è una sana boccata d'ossigeno.

Insomma, cari amigos y companheros, a questo punto possiamo dire che un candidato buono c'è ed è il nostro, Vincenzo Ciancio. Dall'altra parte, il nostro avversario, Leonardo De Vita, è palesemente incapace di riconoscere la realtà e quindi, se disgraziatamente venisse eletto, farebbe solo ulteriori, irreparabili danni a Torremaggiore. A questo punto tutti, tutti dobbiamo fare uno sforzo per sostenere Vincenzo Ciancio, se vogliamo bene alla nostra città.

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martedì, marzo 02, 2010

Il paese degli assessori

Ma quante belle quaglie, Madama Doré...



Un consigliuccio ai tanti pretendenti ai tronetti di centrodestra, soprattutto alle quagliette o quaglione zompate da quella parte (e che per lo più finiranno cotte con le patate). Guardate che i posti di assessore saranno sì e no 7 (SETTE). In due o tre giorni, u' Scazzamurrill' ne avrà contati almeno il doppio di certi assessori dell'eventuale (eventualissima) amministrazione De Vita.

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