Gli unici che possono già da ora gongolare di felicità sono quelli che vendono la vasellina, perché molti altri torremaggioresi ne avranno presto assai bisogno. Cari lettori di u' Scazzamurrill', sono certo che tutti siate ben informati su quale sia uno degli utilizzi più diffusi e meno dicibili di questo lubrificante e, chi non lo è, può informarsi da amici più scafati. Ora, dovete sapere che molti di voi domani riceveranno da Ribaltello e dalla sua sedicente Amministrazione un pillolone così grosso, ma così grosso che, se non si muniranno del lubrificante in questione, saranno dolori nel vero senso della parola.
Ma andiamo ai fatti. Domani si riunisce il solito teatrino dei pupi, che ancora qualcuno s'ostina a chiamare Consiglio comunale. E all'ordine del giorno c'è lo schema di convenzione col Consiat, Consorzio Alto Tavoliere, per quanto riguarda la zona PIP. Che, per chi non lo sapesse, è dove si dovrebbero insediare le attività artigiane in base al piano regolatore. Ebbene, questo schema, così come elaborato dai Ribaltellidi farebbe impallidire l'Ufficio pianificazione della defunta Unione Sovietica. Roba che la Corea del Nord di Kim Jong Il plaudirebbe soddisfatta. Roba che Fidel Castro assegnerebbe al Sindaco-Canguro il Premio Granma 2007. E, poi, questi dicono che i comunisti sono gli altri. Eh, no, signori! La logica del monopolio tutto è meno che liberale. Ma c'è di più, la questione non è solo di vaghi principi, ma di dindirindini. Eh sì, perché l'idea di fondo di questo provvedimento è talmente comunista, ma talmente comunista, da andare a intaccare il concetto di Proprietà privata che, dopo Carlo Marx, ormai nessuno (manco nella Cina comunista) osa più porre in dubbio.
Allora, cosa prevede sto schema di convenzione? Semplice: il monopolio del territorio! Tutto il PIP di Torremaggiore, cari miei acquirenti della vasellina, va al consorzio pubblico-privato in cui c'è puranco il Comune. O meglio, questo monopolista potrà sostanzialmente fare tutto nell'area PIP: dal piano di massima per le urbanizzazioni, la progettazione di massima, quella definitiva, quella esecutiva, la direzione dei lavori, la realizzazione, gli espropri per conto del comune, i collaudi e la vendita. Non so se mi spiego.
I primi a prenderselo in quel posto, e a correre a comprare la vasellina, dovranno essere i tecnici e le aziende costruttrici locali. Essì, perché farà tutto il Consiat, ca locale n' ie'. Aggiungiamo il fatto che in sede di primo passaggio dello schema di convenzione, quello dell'adozione delle norme tecniche d'attuazione, si era detto che non solo il Consiat ma anche "altri soggetti idonei" potevano partecipare. E così questi "altri soggetti idonei", visto che fare capannoni ecc. ecc. costa, hanno speso denari per fare consorzi. Così si dividevano le spese, secondo un principio solidaristico a cui la logica del monopolio è aliena. Ma oggi i Ribaltellidi dicono no. Esiste il Grande Fratello del PIP: i capannoni l'ita accattà da loro, chiavi in mano, a quanti soldi decidono loro. Perché si sa che monopolio vuol dire questo: chi lo detiene decide, gli altri si adeguano. Nzomm', ncul' pure agli artigiani.
Ma a dover mettere u' cul' pizzut' non saranno solo i tecnici, le aziende mattonare locali e gli artigiani locali. Ennò, cari proprietari terrieri che avete la sventura d'avere i vostri terreni in zona PIP, perché voi sarete i massimi fruitori di vasellina. In base a questo schema, succederà che il signor monopolista verrà da voi e vi dirà: mi vendi il terreno a una miseria a metro quadro? Il proprietario risponderà: "tu si' scem', waglio', vid' di andare affancul'!!" Ma l'ignario proprietario, ahilui, non sa che a Torremaggiore vige il sistema sovietico. Cosicché il simpatico omino del monopolio gli dirà: "Fa com' vu', che me n frec' a mme? Io aspetto un anno e poi t'esproprio". Così, lo stolto proprietario, i soldi li vede sì, ma se va bene dopo 15 anni! E fanculo pure ad Adam Smith, al liberalismo, al concetto di Proprietà privata.
Ora qualche strunz' di comunicato dell'Amministrazione dirà che chissà quala grandi vantaggi ci attendono da questa inculatura, mettendo assieme qualche sigla ca nun ce capisce nent'....e, invece, cari miei, quest'operazione è da manuale. Ci dimostra chiaramente COME SI TRASFORMANO LE POLITICHE DI SVILUPPO DEL TERRITORIO IN MERE, SQUALLIDE OPERAZIONI DI SPECULAZIONE EDILIZIA. E davanti al negozio di vasellina, c'è la fila.
Cui prodest? direbbero i romani. A chi conviene? Certo non conviene al sistema produttivo torremaggiorese. Quindi sarebbe da capire a chi conviene e, secondo lo gnomo, un'opposizione efficace dovrebbe chiedere il sostegno di chi può indagare a fondo per vederci chiaro. Magari facendo un esposto alla Magistratura, per chiedere: dal momento che non si capisce a cosa porta st'operazione, caro Giudice, potresti un attimo indagare per vedere che ci sta sotto? Magari scopre che si sono mesi d'accordo con quello che vende la vasellina!
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