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U' Scazzamurrill' appare all'improvviso. E' uno gnomo simpatico e dispettoso, che mangia solo frittelle e regala tarì, le antiche monete del Regno di Napoli, alle belle ragazze. Da tempo a Torremaggiore non si vedeva più. Ma oggi ha deciso di riapparire...

venerdì, maggio 29, 2009

La qualità della politica a Torremaggiore (la lettera di un "piccolo conosciente")



"Caro uomo senz' arte e senza parte, sono bravi tutti a scrivere stronzate e cattiverie da un monitor di computer verso chi governa e costruisce un paese migliore..o meglio può farlo chi come te fuori dalla scena politica del paese perchè incompetente e conosciuto da tutti(per la sua deficienza) ha un sacco di tempo da perdere!!Il problema cani randagi è un problema che affligge ogni città e comune e ti sfido ad andare in altri paesi e vedere se ci sono più o meno cani di torremaggiore!Il paese dopo anni stà cambiando finalmente faccia è rifiorito è cresciuto, ed è un giovane che ti parla, e tu hai anche il coraggio di parlare contro chi ha fatto di un vecchio schifoso e morboso paese quello che è oggi??!!Ti dò un consiglio, cerca di lavorare un pò di più e di smetterla con queste cattiverie che non giovano a nessuno tanto meno a te!Ricordati che la gente non è stupida!Con affetto un tuo piccolo conosciente!"

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Normalmente non pubblico commenti offensivi, specialmente quando sono nei confronti del mio amato gnomo. Ma questo andava reso noto, e non perché voglio prendermi gioco degli strafalcioni ortografici di questo povero anonimo, ma perché è un messaggio significativo del modo di vivere e di pensare di un certo pezzo del nostro paese.


Evidentemente questo anonimo è convinto che non si debba far nulla per risolvere il problema dei cani randagi, oppure è convinto che dicendo a u' Scazzamurrill' "ti conosco" ecc. ecc., o lanciandogli delle offese, lo gnomo si spaventi. Naturalmente, si sbaglia.


Invece questo povero anonimo deve capire che più arrivano messaggi vagamente intimidatori e pesantemente offensivi, più lo gnomo si convince che è dalla parte del giusto e che l'impegno civile ha un suo senso.


Non è la prima volta che qualche lacché del politico di turno manda messaggi minacciosi e offensivi a u' Scazzamurrill'. Finora lo gnomo ha sorvolato, ma ora non è più il caso.


In Italia c'è un vero clima di emergenza democratica e nel nostro territorio (come lo gnomo sta scrivendo da tempo) c'è un'emergenza legalità e civiltà. Quindi è fondamentale che la gente, quando va a votare (come accadrà tra pochi giorni), prenda atto della grave situazione di allarme civile e assuma coscienza di chi non si distanzia da eventuali metodi intimidatori e violenti.

Il sedicente giovane ("piccolo conosciente", sic!) che scrive è un esempio chiaro ed evidente del degrado morale e intellettuale di parte dei nostri concittadini. Sono convinto che il sindaco, se sapesse di avere un siffatto sostenitore, un po' se ne vergognerebbe...

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martedì, maggio 26, 2009

La mafia cresce tra noi


La mafia è tra noi. Chi ancora crede che il nostro territorio non sia invaso dalle metastasi mafiose, dovrebbe andare a leggere i rapporti sulla criminalità organizzata che da anni cadono inascoltati. La mafia c'è e si sente. C'è la "società foggiana", ormai ben famosa. C'è la mafia garganica, che ammazza pure gente rimasta in carrozzella. Ci sono le famiglie sanseveresi, capaci d'insediarsi a Quarto Oggiaro.

E' una mafia che si vede anche, plasticamente. Prendete "Desolation Road", come la chiama u' Scazzamurrill', ovvero la Statale 16. Una strada che è terra di nessuno. La polizia latita, i latitanti imperano. Ai bordi di quella strada (scassata e pericolosissima) ci lavorano gli schiavi, sotto l'abuso dei caporali. E poi ci sono le schiave del sesso. La strada è piena di queste povere ragazze. Molte sono nigeriane, altre chissà di dove.

Voi pensate davvero che i papponi (peraltro identificabilissimi...) siano gli unici beneficiari del business della prostituzione? Organizzazioni mafiose che hanno un perfetto controllo del territorio, più delle forze dell'ordine, non permettono che accadano cose che loro non controllino. Quindi, è evidente che una parte d'introiti, sicuramente importante, va alla mafia nostrana. Rafforzandola ogni giorno di più. Ogni "cliente" delle prostitute, rafforza la mafia e rende più difficile al nostro territorio di uscire dal degrado e dal sottosviluppo. Ogni cliente delle prostitute, è un criminale che avalla lo schiavismo. Ogni cliente delle prostitute deve essere un nostro NEMICO, perché è uno che aiuta la mafia.

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venerdì, maggio 22, 2009

Berlusconi risponda alle dieci domande di Repubblica!


U' Scazzamurrill' paga le tasse, fino all'ultimo centesimo. E' incensurato. Non ha una lira, e questo capitale è facilissimo verificare da dove viene...Insomma, è un cittadino onesto. Quindi ha diritto di sapere, come tutti i cittadini onesti se chi lo governa è un bugiardo e un corruttore. Sul secondo dubbio, ha avuto una parziale conferma dalla sentenza di Milano di primo grado sul cosiddetto caso Mills. Sul primo, invece, rischia di avere una conferma indiretta dal cosiddetto caso "Noemi".

Il quotidiano la Repubblica ha posto al Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi 10 domande su questo caso. Il premier, al posto di fare come un vero statista, cioè rispondere, ha espresso nei confronti del quotidiano una serie di accuse e di offese. Alimentando ulteriormente il sospetto che alle domande avrebbe potuto dare solo risposte imbarazzanti.

Su Internet diversi siti e blog in molti stanno chiedendo al Presidente del Consiglio di rispondere alle 10 domande di Repubblica. Anche lo gnomo si unisce a questa richiesta.

Le dieci domande di Repubblica:

1. Quando e come Berlusconi ha conosciuto il padre di Noemi Letizia, Elio?

2. Nel corso di questa amicizia, che il premier dice «lunga», quante volte si sono incontrati e dove e in quale occasioni?

3. Ogni amicizia ha una sua ragione, che matura soprattutto nel tempo e in questo caso – come ammette anche Berlusconi – il tempo non è mancato. Come il capo del governo descriverebbe le ragioni della sua amicizia con Elio Letizia?

4. Naturalmente il presidente del Consiglio discute le candidature del suo partito con chi vuole e quando vuole. Ma è stato lo stesso Berlusconi a dire che non si è occupato direttamente della selezione dei candidati, perché farlo allora con Letizia, peraltro non iscritto né militante né dirigente del suo partito né cittadino particolarmente influente nella società meridionale?

5. Quando Berlusconi ha avuto modo di conoscere Noemi Letizia?

6. Quante volte Berlusconi ha avuto modo di incontrare Noemi e dove?

7. Berlusconi si occupa dell’istruzione, della vita e del futuro di Noemi. Sostiene finanziariamente la sua famiglia?

8. E’ vero, come sostiene Noemi, che Berlusconi ha promesso o le ha lasciato credere di poter favorire la sua carriera nello spettacolo o, in alternativa, l’accesso alla scena politica e questo «uso strumentale del corpo femminile», per il premier, non «impoverisce la qualità democratica di un paese» come gli rimproverano personalità e istituzioni culturali vicine al suo partito?

9. Veronica Lario ha detto che il marito «frequenta minorenni». Al di là di Noemi, ci sono altre minorenni che il premier incontra o «alleva», per usare senza ironia un’espressione della ragazza di Napoli?

10. Veronica Lario ha detto: «Ho cercato di aiutare mio marito, ho implorato coloro che gli stanno accanto di fare altrettanto, come si farebbe con una persona che non sta bene. E’ stato tutto inutile». Geriatri (come il professor Gianfranco Salvioli, dell’Università di Modena) ritengono che i comportamenti ossessivi nei confronti del sesso, censurati da Veronica Lario, potrebbero essere l’esito di «una degenerazione psicopatologica di tratti narcisistici della personalità». Quali sono le condizioni di salute del presidente del Consiglio?






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martedì, maggio 19, 2009

Aung San Suu Kyi, in Europa la grande festa dell'ipocrisia


Oh quanto siamo buoni noi europei e occidentali! La povera Aung San Suu Kyi, leader democratica e nonviolenta birmana detenuta da 13 anni da una giunta militare golpista e assassina, torna in un carcere di sicurezza dopo anni di totale isolamento agli arresti domiciliari. E i nostri politici si mobilitano, si strappano le vesti. I nostri diplomatici protestano. E qualche first lady esprime il suo sdegno.

E' il caso di Carla Bruni, consorte del presidente francese Nicolas Sarkozy. Oggi u' Scazzamurrill' legge da Repubblica che Bruni ha affermato di trovare "intollerabile la sorte riservata a questa donna". Giusto. Speriamo che oltre a scrivere una lettera aperta, Bruni trovi il tempo di comunicare questo pensiero anche al marito, Nicolas, perché s'attivi affinché certe aziende transalpine la finiscano di "fare affari" - come scrive Federico Rampini - col regime fascista birmano.

Perché basta andare sui siti dell'opposizione birmana per scoprire che una delle più grandi compagnie petrolifere francesi, che è anche una delle quattro più grandi al mondo, opera in Myanmar nonostante pseudo embarghi di facciata. Si tratta della Total. Il punto è: se si decide di fare un embargo (e lo si deve fare), si devono trarre tutte le conseguenze. Senza ipocrisie.

Peraltro, se c'è un settore in cui è possibile colpire al cuore il regime è quello petrolifero. L'embargo non può essere solo europeo. Un ritiro degli europei potrebbe voler dire semplicemente un arrivo di altri, come sta accadendo per le compagnie sudcoreane. L'Europa, se vuol fare sul serio, deve fare un discorso a tutti quelli che investono in quel paese: o partecipate l'embargo, o lo ritorciamo anche contro di voi. Visto che si tratta di paesi molto orientati all'export (vedi appunto la Corea del Sud), in un momento di crisi come questo probabilmente ci penserebbero due volte prima di ricevere un danno sul mercato più ricco del mondo. Il nostro.

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lunedì, maggio 18, 2009

Scuola multietnica e politicanti multicoglioni


Oggi un bell'esempio di quanto sappiamo essere idioti noi italiani. A Roma c'è una scuola elementare, la Pisacane, che a quanto se ne sa è un bell'esempio d'integrazione. Il 90 per cento dei bambini che la frequentano è d'origine straniera. Un posto dove si fa educazione per bene e si cresce bene. Solo che non la pensa così un gruppo di genitori che si autodefinisce "per l'integrazione". E protestano.

Poco male, potrebbero anche avere una parte di ragione in fondo. Se il mondo fosse più giusto, gli extracomunitari vivrebbero non solo in periferia, ma diffusi in tutta la città, anche nel centro. Solo che il mondo non è giusto, gli extracomunitari vivono per lo più in periferia e fare le "quote" dei bambini stranieri per deportarli in scuole lontano da casa, francamente, sarebbe una schifezza. Quindi, la maggioranza di bambini che frequenta quella scuola è d'origine straniera e il corpo insegnanti fa sforzi, a quanto pare ripagati dal successo, per fare di questa diversità una ricchezza.

L'ultima protesta di questo comitato è incredibile. La scuola ha deciso d'intitolare l'istituto a un educatore giapponese, Tsunesaburo Makiguchi, mettendo in soffitta il buon Pisacane. Apriti cielo! I genitori "per l'integrazione" non ci stanno. "La scelta di un nome straniero è solo l'ultimo passo di un disegno che ha portato in otto anni a creare una scuola di soli stranieri ed isolare i bambini italiani", scrive la capa del comitato, pronta evidentemente a una rapida carriera politica. L'onorevole del Popolo della Libertà Rampelli, un ex fascistone, inquadra il cambio di nome "in una precisa strategia dettata dalla furia ideologica della sinistra: cancellare i nomi di eroi, educatori, scienziati e personalità italiane che riecheggiano nelle intestazioni delle scuole italiane. Mettere un nome, arabo, giapponese, pakistano a una scuola primaria ne rende difficile anche la pronuncia agli alunni. Poi così si perderebbe l'identità culturale italiana, che passa anche per i titoli di scuole, università e ospedali". E conclude il valzer di stronzate un'altra parlamentare italiana, da noi pagata lautamente per dire le seguenti baggianate: "Intitolare una scuola in Italia ad un educatore giapponese denota proprio una emarginazione, una negazione ed una arroganza nei confronti della nostra cultura". Notate che questo virgolettato contiene le parole precise nella nota della senatrice della Lega Nord Irene Aderenti, che è componente della commissione Cultura del Senato. Basta guardare gli errori blu nell'uso dell'apostrofo, l'utilizzo improprio delle parole, per capire qual è la vera offesa alla cultura italiana: il fatto che un'ignorante del genere faccia parte della Commissione Cultura del Senato...

Inoltre, credendo di essere divertente, la senatrice bossiana continua storpiando il nome dell'educatore (Makiguchu Tsunesaburo, secondo lei) e scrive: "Bisogna organizzare un corso apposito per pronunciare quel nome". Beh, siamo certi che i bimbi della scuola Makiguchi avranno molte meno difficoltà della senatrice leghista nella pronuncia del nome in una lingua che, dal punto di vista fonetico, è molto, molto simile all'italiano.

Intanto, basta andare sul sito della scuola per scoprire che ha una sfilza di benemerenze e premi. Ma questo non scuote il cinismo di certi politici carrieristi e nullafacenti. Che, tra l'altro, con la crisi che incalza, perdono a fare la campagna sul nome di una scuola, quando sono tantissime in Italia le scuole giustamente dedicate a grandi personaggi stranieri, dai Kennedy a Martin Luther King ecc. Ma meglio non dirglielo a Rampelli e alla legaiola Aderenti: magari scoprono che Martin Luther King era nero e s'incazzano... .

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sabato, maggio 16, 2009

Il giocoliere a la ragazza scalza (ovvero dell'alienzazione)


La compassione è impossibile in questo mondo andato in frantumi. Trasformati in monadi, rischiamo di non riuscire più a provare un senso di comune appartenenza e di partecipazione a sentimenti e condizioni dei nostri simili. Anzi, rischiamo di non percepirli più neanche come simili. Andiamo a cercare le differenze, più che quanto ci accomuna. E da quest'alienazione della comune umanità nascono ingiustizie, sopraffazione, guerre.

Oggi in un autobus, a Roma, ho visto a un semaforo di viale Aventino una scena che m'ha colpito. C'erano un ragazzo e una ragazza. Lui, con una bombetta in testa, allo scattare del rosso, si metteva davanti alle auto e faceva roteare abilmente le clave. Lei, una ragazza bionda e minuta, era vestita con una larga tunica rossa, uno straccio lurido, ed era scalza. Passava con un'altra bombetta in mano, a raccogliere le offerte dalle auto. Ma nessuno, apparentemente, metteva nulla.

Alla guida delle vetture - zona ricca, l'Aventino, con belle auto - signore, uomini in giacca, cravatta e occhiali da sole. Qualcuno parlava al telefonino, qualcuno guardava fisso avanti, quasi non vedesse o non volesse vedere. L'aspetto della coppia era di desolante povertà. Ma quello che m'ha colpito più di tutto, è stato il fatto che davanti a me avveniva una sovrapposizione di mondi. Quello dei due ragazzi, fatto del bisogno di chiedere un'elemosina, e quello degli automobilisti probabilmente benestanti. Due mondi che s'incrociavano per un istante solo, senza stabilire una vera comunicazione, perché uno dei due rifiutava l'altro. Ognuno poi si rituffava nel proprio flusso di realtà.

Quattro o cinque anni fa, mi capitò dopo tanto tempo di stare per un'ora intera nella Stazione centrale di Napoli, come mi accadeva spesso ai tempi dell'università. Vidi un gruppo di ragazzini, dai vestiti sporchi e laceri, che passavano per i cesti della spazzatura e raccoglievano quel che potevano. Era la prima volta che mi capitava di vedere una scena del genere a Napoli. In un primo momento, pensai a piccoli stranieri. Poi, però, mi passarono vicini e sentii che parlavano napoletano. Da allora, il mio occhio s'è abituato a vedere persone, spesso anziani, che girano per le strade di Roma a controllare se possono prendere qualcosa dai cestoni della spazzatura. Aumentano sempre più, come è in costante crescita il numero di senza casa che vedo dormire in cartoni, in letti improvvisati e luridi nel centro stesso della capitale.

Forse nella seconda metà del secolo scorso ci si era illusi di riuscire a sconfiggere l'indigenza. Oggi la povertà estrema sta tornando nelle nostre città, ma non la vediamo, è invisibile. E questo è grave, perché ci pone in una situazione peggiore di quella di inizio '900 quando, è vero, la povertà era più cruda, ma c'erano ideologie del riscatto, prima tra tutte quella socialista, per dare una speranza e una comunità agli ultimi. Oggi, la povertà è meno povera, ma è arida di prospettiva.

L'alienazione del senso d'un comune destino ci lascia soli di fronte alla modernità. La tecnologia ci costringe a confrontarci non più col nostro villaggio, ma con l'intero mondo. E però siamo soli ad affrontare questa sfida. Angoscia e paura sono sentimenti ovvi e i manipolatori delle coscienze se n'avvantaggiano.

Una paura che questi manipolatori sanno bene come indirizzare. Non verso chi davvero può toglierci - e spesso lo fa - tutto, ma verso chi sta peggio di noi. Ci fanno vivere come minaccia, per esempio, l'immigrazione e speculano aizzandoci contro chi non può reagire. Non risolvendo, poi, la grande contraddizione di fondo: il fatto che il sistema economico che regge tutto questo teatrino ha bisogno di quelle braccia. Da un lato ha bisogno di quella gente, dall'altro la nasconde. Noi, quando dovremmo dimostrare d'essere solidali con gli ultimi, voltiamo la faccia per non vedere. Forse per paura che quelle facce nere e spaventate ci somiglino un po' troppo.

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giovedì, maggio 14, 2009

Cani rabbiosi, il dibattito ferve /3




U' Scazzamurrill' ospita ancora un ulteriore intervento sulla questione dei cani randagi. Si tratta d'un intervento di buon senso. Con la speranza che qualcuno ascolti queste denunce.


Concordo pienamente con te Scazz. Ormai è diventato un problema di sicurezza del'intera popolazione, sia dal punto di vista dell'aggressione sia dal profilo prettamente sanitario.
Quindi chiedo sia all'Amministrazione che all'ufficio dell'ASL di competenza di prendere seri provvedimenti in materia.
Inoltre per quanto riguarda la realizzazione del Canile è nuovamente inserito tra i lavori pubblici da realizzarsi con una copertura finanziaria pari a 563.000 euro, con una previsione di iniziare il 31/10/2008. Ovviamente tale data è solo presunta, ma spero che si tenga conto del problema che diventa ogni giorno più serio.
Dico comunque che la questione della realizzazione del "canile sanitario" non deve essere ora lo specchio per le allodole, voglio dire cioè che per realizzare tale struttura ci ogliono fondi e tempi..... ed ora non ci sono nè gli uni nè gli altri! Quindi NON SPOSTIAMO L'ATTENZIONE SOLO SULLA STRUTTURA, MA VEDIAMO DI RISOLVERE IL PROBLEMA ODIERNO E NON SPOSTARLO A CHISSA' QUALE DATA! Ci vogliono quindi idee per tamponare ADESSO la situazione che si fà sempre più seria. Dico di più, comincio a pensare che alcuni cani randagi potrebbero aver contratto la "rabbia" e quindi potrebbero essere davvero molto pericolosi.
Non aspettiamo che succeda qualcosa per poi allarmarsi e iniziare la ricerca delle "colpe".... RIMBOCCHIAMOCI LE MANICHE DA SUBITO!

Firmato
Un cittadino amico dei cani manueti

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lunedì, maggio 11, 2009

Cani rabbiosi - una lettera


Neanche a farlo apposta, oggi u' Scazzamurrill' ha trovato tra i commenti il seguente. L'autore non s'è firmato. Cogliamo l'occasione per chiedere a tutti di firmarsi, anche con uno pseudonimo, con un nickname.

La lettera, secondo lo gnomo, dimostra una cosa: il fenomeno è grosso, è pericoloso. E per qualcuno che denuncia, ce ne sono tanti che stanno zitti. Cosa attendiamo? Che qualche bambino finisca sbranato? E' già successo, a Modica, in Sicilia: un bambino di 10 anni è stato sbranato da cani il 15 marzo. Pochi giorni dopo, una turista tedesca ha subito gravi ferite. Quando succederà qualcosa di simile anche a Torremaggiore, di chi sarà la colpa? Chi si permetterà di dire: "Non sapevo; è stata una disgrazia"? Sono anni che denunciamo questa cosa. E ancora non vediamo alcun risultato. Il sindaco e chi ha le competenze della questione, se c'è, batta un colpo!

Caro Scazzamurrill ti devo proprio raccontare quello che è successo stasera.
Stavo camminando per tornare a casa, in un una via parallela del corso, quando ho visto una mandria di cani arrabbiati che stavano aggredendo una persona. Era un signore di una quarantina di anni. E poi si sono rivolti pure a me. Ho avuto paura. Non erano cagnolini, ma di grossa taglia.

Ci ha salvato una persona con una macchina, che ha lampeggiato coi fari, ha suonato il clacson e ha fatto come se si voleva lanciare su quel branco. Avevo letto proprio oggi quanto avevi scritto. Sottoscrivo: aspettano che qualcuno finisca ammazzato prima d'intervenire? Chiunque deve, il sindaco, le associazioni, gli accalappiacani...intervenga.

anonimo


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domenica, maggio 10, 2009

Pericolo cani randagi, le promesse mancate del sindaco



Da quanti anni u'Scazzamurrill' denuncia il fatto che Torremaggiore è invasa da cani randagi e che nessuno fa nulla per risolvere questo gravissimo problema? Prima è arrivata l'irrisione, poi le promesse. A vuoto, perché a tutt'oggi il problema non è affatto risolto. Anzi.

Lo gnomo ha appreso che un cittadino è stato aggredito da uno di questi cani. Ha dovuto ricorrere alle cure mediche. I sanitari gli avrebbero applicato 40 punti. C'è da chiedersi cosa sarebbe accaduto se l'aggredito fosse stato un bambino.

La capacità di un'amministrazione di gestire la cosa pubblica non si misura né coi proclami, né costruendo cattedrali nel deserto, né saltellando da un partito all'altro pur di tenere sotto il culo la poltrona. Si misura sull'ordinaria amministrazione. E cosa c'è di più ordinario di garantire che un cittadino possa andare a buttare tranquillamente l'immondizia senza rischiare di essere sbranato da un cane?

Si era promesso un canile intermunicipale. Dov'è? Dopo anni ancora non s'è visto. Aspettiamo il morto? Aspettiamo di finire sui telegiornali? Se l'Italia sembra essere il paese delle emergenze, è solo perché abbiamo una classe dirigente incapace di gestire l'ordinario. E l'amministrazione di Torremaggiore, in questo senso, ne è un esempio emblematico.

Dopo anni di denunce, nessuno, se dovesse succedere qualcosa di ancor più grave di quanto è accaduto già, potrà parlare di fatalità. E la responsabilità sarebbe tutta di chi doveva fare e non ha fatto.

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Per ricordare al sindaco da quanto tempo lo gnomo scrive 'ste cose, ripropongo di seguito un "post" del primo febbraio 2006 (avete letto bene, 2006!!!). Pare scritto oggi, nel frattempo non è successo un cazzo.

Lo sapete che i giapponesi hanno inventato una macchinetta che permette di tradurre il linguaggio dei cani? Consente di capire dai "bau bau" dei migliori amici dell'uomo cosa provano, cosa sentono. Beh, magari non è precisamente così, ma u' Scazzamurrill' può assicurare che funziona. Ne ha avuto la prova provata proprio oggi.

Alla buon'ora si mette in giro per Torremaggiore alla ricerca di un cane su cui provare la meraviglia tecnologica comprata per corrispondenza (e regolarmente recapitatagli dal corriere con gli occhi a mandorla alla sua illegale residenza, sotto la foglia di banano della Villa comunale. Ah, efficienza nipponica!). Non ci mette quasi nulla a incontrare uno dei tanti randagi che scorazzano liberi per le nostre strade. Di media taglia, nero, pulcioso e zeccoloso, spelacchiato, ma con lo sguardo estremamente intelligente.

- Bau! - gli fa il cane...
- Accidenti, non funziona - commenta sconsolato u' Scazzamurrill'

A quel punto il cane alza all'improvviso una zampa e schiaffeggia l'attrezzo, premendo un pulsante...

- U' vu' appiaccia', strunz'? - dice il cane.
- Ohhhhhhhhh - dice ammirato u' Scazzamurrill'
- Ma perche' guardi come un ebete? L'hai comprato proprio per sentirmi parlare, no?
- C'hai raggione, cane
- Mi chiamo Savino, deficiente - gli dice a brutto muso il botolo.
- Piacere Savino, sono u' Scazzamurrill'
- Lo so, lo so. Gli occhi ce li ho e sono un cane informato, colto, io. Riesco tranquillamente a entrare in un buco nell'ex biblioteca comunale, che l'insipienza degli amministratori lascia chiusa, per poter leggerne i libri che stanno marcendo. Ieri ho concluso "Le braci" di Sandor Marai, che tu avevi proposto in uno dei tuoi sabati letterari. Bel libro, complimenti.
- Grazie, ma l'ha scritto Marai.
- Lo so, scemo. Era per la scelta. Mi ha calmato un po' i nervi...
- Perche' sei nervoso?
- E non dovrei? Guarda, che se io non avessi una mia dignità canina, andrei a incatenarmi al portone del Comune. Questi ipocriti di esseri umani: prima ci promettono delle cose, e poi non se ne fa niente...
- Ma di che parli?
- Capisci che noi cani liberi e indipendenti, non i nostri confratelli schiavizzati da voi umani, siamo assolutamente SENZA TETTO qui a Torremaggiore? Siamo homeless!
- Ovvio: siete cani randagi.
- Ovvio un piffero, con rispetto parlando! Il Comune ha il DOVERE PER LEGGE di avere una politica abitativa canina. Non scherziamo. Le leggi parlano chiaro. Carta canta!
- - Evvabbe', capisco...ma in fondo un CANILE non è una cosa poi troppo bella.
- Senti, voglio vedere te a dormire per strada...
- Io lo faccio!
- Ma tu sei u' Scazzamurrill': un essere soprannaturale.
- Questo è vero - dice lo gnomo con un tono vagamente compiaciuto.
- A noi, invece, st'ipocriti, ci hanno illusi. Dopo settimane di bombardamento nel forum di dauniacom, avevano detto che ormai era fatta, che l'amministrazione si sarebbe mossa per raccogliere il consiglio e fare un canile intercomunale. Tu pensi che, dopo mesi, sia successo qualche cosa?
- Ma è ovvio: c'è da sistemare le pale che girano, c'è da mantenere il Quarto Segreto di Fatima, cioè il Pug. Quello del canile, mi sembra un fatto secondario...
- Secondario? Intanto a noi ci mangiano le zecche e ci viene la rabbia. E, magari, sfottuti da qualche ragazzino deficiente, se lo puniamo come merita, cioè sbranandolo, ve la prendete con noi. Eppoi ci sono quei maniaci sessuali che cercano di sterilizzarci...porci! Senza offesa per i suini. Ma ormai siamo sul piede, pardon...sulla zampa di guerra!
- Savino, tu hai ragione. E cosa volete fare ora?
- Pensiamo di occupare e smerdazzare tutto l'ufficio del sindaco Ribaltello Di Pumpo.
- Quello ristrutturato come la Sala del Re Sole con ampio dispendio di denaro pubblico? Sarebbe un peccato.
- Vogliamo che Ribaltello capisca. In fondo, come hai scritto tu, lui è un canguro. E tra cani intelligenti e sindaci canguri, alla fine può nascere un'intesa. Da cosa nasce cosa...

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sabato, maggio 09, 2009

Governo Berlusconi, ancora un'altra infamia


Emigrati italiani diretti in America

Che paese è un paese che obbliga dei marinai a prendere dei disperati che credono di essere salvi e ributtarli nella bocca della disperazione? Spezza il cuore leggere oggi la cronaca di Francesco Viviano da Lampedusa, che racconta l'incivile decisione di questo governo razzista di mandare in Libia gli immigrati di un barcone, senza garanzie, dalla parte dei marinai che hanno dovuto eseguire quell'ordine infame.

La Libia, sappiamo tutti, non è un paese da cui ci possiamo aspettare garanzie sui diritti umani. Peraltro, neanche dall'Italia possiamo attendercele più. Si può risolvere il problema dell'immigrazione diventando bestie? Non si può, e infatti la politica della cosiddetta "linea dura" del governo Berlusconi si sta dimostrando del tutto inefficace, oltre che incivile. L'immigrazione attraverso canali irregolari è in crescita, non in calo. Ed era ovvio, solo degli imbecilli potevano credere a quanto diceva Berlusconi e la sua cricca di nani e ballerine: il governo di sinistra - diceva e faceva dire ai suoi maggiordomi - con la sua politica "morbida" (che non era morbida per niente) incentiva i "clandestini" (li chiamano così, loro) a venire in Italia.

Non era vero. Le dinamiche migratorie sono del tutto svincolate dalle politiche nazionali. Dipendono da processi globali ben più profondi, che non si gestiscono né con la propaganda né con buffi ministri dalla cravatta verde come la fava e dal cervello della grandezza di una fava. Non funziona così. Bisogna essere capaci di accogliere, integrare, anche espellere quando è necessario, ma nella maniera giusta, rispettando i diritti umani e lo stato di diritto.

Questo governo razzista si sta dimostrando incapace anche su questo fronte. Così impegnato a fare propaganda, da non trovare tempo di gestire i fatti veri del paese: la crisi economica e le povertà, il terremoto in Abruzzo (visto? i terremotati delle tende sono quasi scomparsi dalle cronache), il tema della libertà bioetica. L'immigrazione, che è una risorsa e non un problema, è vissuto da questa gente come uno strumento facile per fare propaganda. E così, ci portano verso il baratro.

Oggi, leggendo la cronaca di Viviano, mi hanno ferito e umiliato (come italiano, prima di tutto) queste parole dette da un marinaio delle motovedette che hanno dovuto portare quei poveracci in Libia. "E' l'ordine più infame che abbia mai eseguito. Non ci ho dormito, al solo pensiero di quei disgraziati", ha affermato. "Dopo aver capito di essere stati riportati in Libia - ha continuato - ci urlavano: 'Fratelli, aiutateci'. Ma non potevamo fare nulla, gli ordini erano quelli di accompagnarli in Libia e l'abbiamo fatto. Non racconterò ai miei figli quello che ho fatto, me ne vergogno". Sarebbe ora che anche chi ha votato Berlusconi e la Lega cominci a vergognarsi un po'.

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Tutti sanno che la peste sta arrivando...


Ci sono testi di canzoni che valgono più di qualsiasi analisi storica o sociologica. Questo pezzo, scritto dal grande cantautore canadese Leonard Cohen nel 1988 è addirittura profetico.


Everybody knows (Leonard Cohen-Sharon Robinson)

Tutti sanno che i dadi sono truccati
Tutti li guardano rotolare con le dita incrociate
Tutti sanno che la guerra è finita
Tutti sanno che i bravi ragazzi sono perduti
Tutti sanno che la lotta era stabilita
Il povero rimane povero, il ricco diventa più ricco
E' così che va
Tutti lo sanno

Tutti sanno che la nave sta colando a picco
Tutti sanno che il capitano mente
Tutti hanno questo sentimento rotto
Come loro padre o il loro cane appena morto

Tutti parlano alle loro tasche
Tutti voglio una scatola di cioccolatini
Ed una rosa a gambo lungo
Tutti lo sanno

Tutti sanno che mi ami ragazza
Tutti sanno che veramente lo fai
Tutti sanno che sei stata fedele
Ah dammi o prendi una notte o due
Tutti sanno che sei stata discreta
Ma c'erano così tante persone che dovevi incontrare
Senza i tuoi abiti
Tutti lo sanno

Tutti sanno, tutti sanno
Che è così che va
Tutti sanno

Tutti sanno, tutti sanno
Che è così che va
Tutti sanno

E tutti sanno che è ora o mai
Tutti sanno che sono io o tu
Tutti sanno che vivrai per sempre
Ah quando ti sei fatta una striscia di cocaina o due
Tutti sanno che spacciare è putrido
Il vecchio Black Joe sta ancora raccogliendo cotone
Per i tuoi nastri ed archi
E tutti sanno

E tutti sanno che la peste sta arrivando
Tutti sanno che si sta diffondendo rapida
Tutti sanno che l'uomo e la donna nudi
Sono solo uno splendente artefatto del passato
Tutti sanno che la scena è morta
Ma ci sarà un metro sopra al tuo letto
Che sveleranno
Ciò che ognuno sa

E tutti sanno che hai problemi
Tutti sanno che sei passata attraverso
Dalla croce insanguinata all'apice del calvario
Fino alla spiaggia di Malibu
Tutti sanno che sta venendo da lontano
Dai un ultimo sguardo a questo cuore sacro
Prima che esploda
E tutti lo sanno

Tutti sanno, tutti sanno
Che è così che va
Tutti sanno

Oh tutti sanno, tutti sanno
Che è così che va
Tutti sanno

Tutti sanno

______________



Everybody knows that the dice are loaded
Everybody rolls with their fingers crossed
Everybody knows that the war is over
Everybody knows the good guys lost
Everybody knows the fight was fixed
The poor stay poor, the rich get rich
That's how it goes
Everybody knows

Everybody knows that the boat is leaking
Everybody knows that the captain lied
Everybody got this broken feeling
Like their father or their dog just died

Everybody talking to their pockets
Everybody wants a box of chocolates
And a long stem rose
Everybody knows

Everybody knows that you love me baby
Everybody knows that you really do
Everybody knows that you've been faithful
Ah give or take a night or two
Everybody knows you've been discreet
But there were so many people you just had to meet
Without your clothes
And everybody knows

Everybody knows, everybody knows
That's how it goes
Everybody knows

Everybody knows, everybody knows
That's how it goes
Everybody knows

And everybody knows that it's now or never
Everybody knows that it's me or you
And everybody knows that you live forever
Ah when you've done a line or two
Everybody knows the deal is rotten
Old Black Joe's still pickin' cotton
For your ribbons and bows
And everybody knows

And everybody knows that the Plague is coming
Everybody knows that it's moving fast
Everybody knows that the naked man and woman
Are just a shining artifact of the past
Everybody knows the scene is dead
But there's gonna be a meter on your bed
That will disclose
What everybody knows

And everybody knows that you're in trouble
Everybody knows what you've been through
From the bloody cross on top of Calvary
To the beach of Malibu
Everybody knows it's coming apart

Take one last look at this Sacred Heart
Before it blows
And everybody knows

Everybody knows, everybody knows
That's how it goes
Everybody knows

Oh everybody knows, everybody knows
That's how it goes
Everybody knows

Everybody knows

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