Governo Berlusconi, ancora un'altra infamia
Emigrati italiani diretti in America
Che paese è un paese che obbliga dei marinai a prendere dei disperati che credono di essere salvi e ributtarli nella bocca della disperazione? Spezza il cuore leggere oggi la cronaca di Francesco Viviano da Lampedusa, che racconta l'incivile decisione di questo governo razzista di mandare in Libia gli immigrati di un barcone, senza garanzie, dalla parte dei marinai che hanno dovuto eseguire quell'ordine infame.
La Libia, sappiamo tutti, non è un paese da cui ci possiamo aspettare garanzie sui diritti umani. Peraltro, neanche dall'Italia possiamo attendercele più. Si può risolvere il problema dell'immigrazione diventando bestie? Non si può, e infatti la politica della cosiddetta "linea dura" del governo Berlusconi si sta dimostrando del tutto inefficace, oltre che incivile. L'immigrazione attraverso canali irregolari è in crescita, non in calo. Ed era ovvio, solo degli imbecilli potevano credere a quanto diceva Berlusconi e la sua cricca di nani e ballerine: il governo di sinistra - diceva e faceva dire ai suoi maggiordomi - con la sua politica "morbida" (che non era morbida per niente) incentiva i "clandestini" (li chiamano così, loro) a venire in Italia.
Non era vero. Le dinamiche migratorie sono del tutto svincolate dalle politiche nazionali. Dipendono da processi globali ben più profondi, che non si gestiscono né con la propaganda né con buffi ministri dalla cravatta verde come la fava e dal cervello della grandezza di una fava. Non funziona così. Bisogna essere capaci di accogliere, integrare, anche espellere quando è necessario, ma nella maniera giusta, rispettando i diritti umani e lo stato di diritto.
Questo governo razzista si sta dimostrando incapace anche su questo fronte. Così impegnato a fare propaganda, da non trovare tempo di gestire i fatti veri del paese: la crisi economica e le povertà, il terremoto in Abruzzo (visto? i terremotati delle tende sono quasi scomparsi dalle cronache), il tema della libertà bioetica. L'immigrazione, che è una risorsa e non un problema, è vissuto da questa gente come uno strumento facile per fare propaganda. E così, ci portano verso il baratro.
Oggi, leggendo la cronaca di Viviano, mi hanno ferito e umiliato (come italiano, prima di tutto) queste parole dette da un marinaio delle motovedette che hanno dovuto portare quei poveracci in Libia. "E' l'ordine più infame che abbia mai eseguito. Non ci ho dormito, al solo pensiero di quei disgraziati", ha affermato. "Dopo aver capito di essere stati riportati in Libia - ha continuato - ci urlavano: 'Fratelli, aiutateci'. Ma non potevamo fare nulla, gli ordini erano quelli di accompagnarli in Libia e l'abbiamo fatto. Non racconterò ai miei figli quello che ho fatto, me ne vergogno". Sarebbe ora che anche chi ha votato Berlusconi e la Lega cominci a vergognarsi un po'.
Etichette: Politica, Solidarietà, Umanità
1 Comments:
Bravo Scazzamurill bellissimo post, sono d'accordo con ogni parola da te scritta, complimenti.
L'immigrazione clandestina non è così semplice da gestire come fa credere Maroni che con 1 o 2 leggi pensa di risolvere il problema in 10 minuti di orologi (il tempo di mettere la fiducia in parlamento), la questione è molto più profonda e riguarda l'intero mondo globalizzato e il sistema di società che ha creato il capitalismo sfrenato senza regole etiche che vengono quotidianamente eluse.
Non può l'Italia da sola risolvere questo dramma che accompagna e accomuna noi ai nostri fratelli e le nostre sorelle (conosco solo questo modo per denominarli, no clandestini, no immigrati etc) che come il nostro popolo negli decenni passati (a volte tutt'oggi) va alla ricerca di un benessere che ogni popolo merita di avere senza esclusioni o discriminanti alcune, c'è bisogno di fare dei G8 su questi temi e non su come salvare le banche!!!
Il Governo Berlusconi ha obbligato delle persone prima che dei marinai a calpestare la loro coscienza, quelle persone rimarranno segnate per tutta la loro vita per colpa di uno psiconano che in politica è entrato non per conoscenza della materia, ma per evitare la galera (Montanelli e Biagi ne sanno qualcosa a riguardo).
Michele Ametta
10:16 AM
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