martedì, agosto 31, 2010
lunedì, agosto 23, 2010
La politica vecchia dei "quilodicoequilonego"
La coerenza politica non è una merce di scambio
Tutto un proliferare i manifesti di pseudo partiti inesistenti e di anonimi "comunisti" che tirano fuori la falce e il martello forse perché è andata delusa qualche mira assessorile. Quel nobile simbolo merita ben altro trattamento, ma evidentemente chi lo spolvera solo per i cazzi suoi non ce l'ha troppo a cuore!
Intanto, nessuno spiega quale motivo POLITICO avrebbe dovuto avere Ciancio per andare, come volevano lorsignori, con tre "indipendenti" resisi tali in maniera politicamente opportunistica solo dopo le elezioni. U' Scazzamurrill' ha provato a chiederlo ai sostenitori dell'accordo coi tre e ogni volta hanno evitato chirurgicamente di rispondere. Patetico, ma significativo. Perché ovviamente una riflessione s'impone. Non tanto su sigle spesso fantasiose (come il Movimento socialisti dauni, ma voi sapevate che esistevano? E dov'erano prima durante e dopo le elezioni?) o su sigle spuntate come i cavoli a merenda solo ora per puntare il dito, mentre erano scomparse da mesi e mesi.
Il problema vero è quell0 dell'irresponsabilità istituzionale, dell'incapacità di molti esponenti politici di agire in maniera politicamente coerente, scindendo la propria personalissima (legittima, per carità) ambizione politica dal dovere di fare squadra per reagire in maniera eccezionale a una situazione eccezionale. Come qualche consigliere comunale che, per primo, in sede partitica sottolineava (giustamente) la necessità di dover "inghiottire qualche rospo", ma che evidentemente sperava di far inghiottire il rospo agli altri e di far fare accordi, senza alcuna base programmatica, con gli "indipendenti". Non si può, non è corretto. Come non è corretto dare il via libera al voto in consiglio comunale un attimo prima, rispetto agli altri consiglieri che dicevano di essere pronti a chiedere al sindaco dimissioni irrevocabili e al sindaco di essere pronto a rassegnarle quelle dimissioni, e rendersi irreperibile al momento del voto. Per poi prendere le distanze con dichiarazioni pubbliche, ma solo dopo. E' la logica del "quilodicoequilonego" tipico di un modo di fare politica vecchissimo, che è stato la rovina di Torremaggiore negli ultimi 30 anni. E' evidente che questi atteggiamenti pesano e peseranno in futuro sulla credibilità di chi li ha messi in atto. Perché l'affidabilità politica è una "merce" importantissima. Perché rinnovamento vuol dire non solo rinnovare qualche faccetta, ma rinnovare il modo di fare politica. La politica dell'Ego, dell'"io, io, io" deve finire, perché la politica è il regno del "noi", non dell'"io".
Altrettanto vale per qualche coordinatore del Pd, che è andato ben oltre i limiti del proprio mandato, mettendo in campo ipotesi di accordo con i tre "indipendenti" in occasioni ufficiali, come gli incontri del coordinamento del centrosinistra, cosa che mai alcun direttivo aveva autorizzato a fare. Possibile che non sia stata loro spiegata la differenza tra il membro di un comitato di coordinamento, che ha una funziona solo tecnica, e il segretario politico di un partito? Possibile che costoro non abbiano compreso l'assurdità di una strategia di logoramento del sindaco e del Pd solo per fare un accordo che non avrebbe potuto mai avere alcuna base politica? Anche in questo caso, siamo di fronte a un modo di far politica vecchissimo e deleterio.
Le tre coalizioni che si sono sfidate nelle elezioni torremaggioresi hanno assunto un'importante responsabilità facendo un accordo programmatico: è stata una scelta coraggiosa, importante anche alla luce della situazione politica nazionale per la quale nessuno è certo di quello che accadrà da qui a pochi mesi. Gli attacchi violenti, gli insulti, le minacce arrivati in questi mesi al sindaco e a chi ha sostenuto le sue scelte (senza una parola di solidarietà da parte di qualche esponente del Pd prodigo di dichiarazioni quando si tratta di prendere le distanze, ma assai avaro quando si tratta di comportarsi da "compagno") sono la prova che hanno fatto una scelta coraggiosa. L'unica risposta che Ciancio, la sua giunta e coloro che hanno votato in Consiglio comunale l'accordo programmatico è fare, ognuno per quel che gli consta, atti concreti, portare risultati reali. I prossimi mesi saranno cruciali per capire se questi risultati ci saranno e su questo si dovrà misurare il giudizio sull'accordo programmatico e sul laboratorio politico che s'è creato a Torremaggiore. In ogni caso, chi ha adottato la strategia del "quilodicoequilonego" in questi mesi, ha già dimostrato la propria inaffidabilità politica. E questo, è evidente, deve avere conseguenze.
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domenica, agosto 01, 2010
Dedicato a...
A tutti quelli che in questi mesi hanno insultato u' Scazzamurrill', arrivando qualcuno anche a minacciarlo, perché volevano a tutti i costi che lo gnomo la smettesse di raccontare le cose come stanno sulla vicenda amministrativa torremaggiorese. A tutti questi insultatori, mestatori e intimidatori, U' Scazzamurrill' dedica un pregiato brano dell'immenso Eduardo De Filippo.
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