Le promesse non mantenute del centrodestra /1
Non hanno rispettato gli impegni, perché rivotarli?
Allora, finalmente siamo in tema di bilanci. Le amministrative s'avvicinano e il centrodestra a Torremaggiore presenta candidato sindaco Leonardo De Vita, definito da u' Scazzamurrill' la più classica delle minestre riscaldate, e candidato alla Regione il sindaco uscente Alcide Di Pumpo, reduce da "passaggi" in innumerevoli partiti.
I sostenitori di De Vita, dove possono, vorrebbero sottolineare una discontinuità col Sindaco-Canguro. Strategia propagandistica, questa, che dovrebbe far incazzare Alcide. Ma non succede perché, appunto, è solo propaganda. De Vita, da un punto politico, è una brutta copia col trench di Alcide. E non può fare che peggio. Il che è tutto dire.
Quando lo gnomo afferma che le amministrazioni Di Pumpo sono state un fallimento dal punto di vista dello sviluppo e della creazione di un'idea di città, ne parla in maniera documentata. Anche perché mentre alcuni redivivi in tempo d'elezioni si gingillavano, u' Scazzamurrill' raccontava, denunciava, parlava.
E, per non dire semplici parole al vento, intende d'ora in poi avvalersi del programma in base al quale Di Pumpo nel 2005 è stato eletto sindaco di Torremaggiore. Era un papiello di 10 pagine, intitolato "Uniti per Torremaggiore", in cui si promettevano mari e monti. Oggi lo gnomo vuol ricordare quel che Di Pumpo prometteva in campo di promozione del turismo.
"Sarà incrementata l'offerta turistica, attraverso la valorizzazione dei beni culturali esistenti nel territorio e principalmente: il Castello Ducale, il Centro storico medievale e settecentesco mediante l’attuazione dei Contratti di Quartiere II, le Chiese ed altri monumenti, in collaborazione con l’Istituto Tecnico Commerciale “T. Leccisotti” di Torremaggiore – Indirizzo turistico.
Si punterà inoltre su importanti interventi qualificanti, quali:
1. istituzionalizzazione del Parco Archeologico di Fiorentino e prosecuzione di nuove campagne di scavo;
2. potenziamento della musealizzazione dei reperti di Fiorentino nel Castello Ducale;
3. creazione di un consorzio con gli enti locali limitrofi per sviluppare la rete delle realtà museali del territorio;
4. sostegno al progetto “Itinerari di Federico II nell’Italia Meridionale”, promosso dal Ministero delle Attività Produttive, cui partecipano l’A.P.T. della Basilicata e le città federiciane di Puglia e Basilicata.
Si continuerà a pubblicizzare la città di Torremaggiore, inserendola in circuiti turistico-religiosi, legati alla vicinanza con San Giovanni Rotondo e Monte Sant'Angelo, e nei percorsi normanno-svevo-angioini, mediante:
- attivazione sul territorio di un servizio di operatori turistici e guide;
- studio analitico di percorsi storico-culturali ed ambientali del territorio;
- siti on-line;
- riviste specializzate;
- valorizzazione dei prodotti dell'artigianato locale e della nostra terra;
- sviluppo di una rete di offerta turistica integrata, attraverso una ricerca storico-archeologica sul territorio per il recupero delle masserie fortificate dell’agro, casolari, borghi di valore etnografico, e per la rivalutazione delle strade dell’ex transumanza, da dichiarare patrimonio culturale dell’umanità."
Orbene, avete visto un qualche incremento dell'offerta turistica? Orde di tedeschi e giapponesi si sono riversati su Torremaggiore con macchine fotografiche al seguito? Dov'è la valorizzazione del Castello Ducale, dove quella del Centro storico medievale? U' Cudacchije è stato forse valorizzato? Tralascio tutto il discorso su Fiorentino, dove qualcosa avranno pure tentato di fare, ma senza ottenere alcun risultato pratico sul fronte turistico. Andiamo invece sull'attivazione di guide turistiche, siti, tricchetracche e castagnole. Ando stann'? E i copiosi articoli sulle riviste specializzate? Li avete forse letti? Oppure avete notizia dello sviluppo di una "rete turistica integrata" e di qualche passo fatto con l'Unesco, l'agenzia per la cultura dell'Onu, che fornisce lo status di "patrimonio dell'umanità"?
Insomma, s'è fatta un po' di fuffa, buttando denaro pubblico. E niente più. Leonardo De Vita ha scelto come slogan: "Trasparenza e coerenza per la crescita di Torremaggiore". Bene, per trasparenza, dovrebbe dire ai cittadini: "Non abbiamo mantenuto gli impegni presi nel nostro programma".
Etichette: Amministrazione, Consiglio comunale, Cultura, Economia, Elezioni comunali, Opposizione, Partito democratico; Elezioni, Politica, Salti della quaglia, Sindaco Canguro, Società, Sviluppo
"Quali minacce? Quali toni grevi? I toni grevi li ha usati semmai il parlamentare sammarchese che ha ordinato all'Udc di chiudere le trattative. lanciando una grave offesa a chi stava seduto a quel tavolo. Perché il fatto di partecipare a "riti di una politica spartitoria e partitocratica", non è certo un'accusa che si possa lanciare ad altri. L'onorevole Cera, il cui curriculum politico mostra una varia e multiforme partecipazione a compagini politiche da destra a manca, pensi piuttosto a "casa" sua. Se poi qualche utente minaccia di buttarsi a destra, è normale in questa situazione di confusione.
U' Scazzamurrill' prende tuttavia atto con vivo compiacimento che Mina Leccese considera ancora aperta la questione della scelta del candidato sindaco. Magari, se consigliasse ai parlamentari "forestieri" di evitare di offendere i possibili alleati sarebbe anche meglio. La discussione, diciamo, avrebbe toni più pacati e meno "infantili".
Infine, un accenno al blog. Evvabbé sarà di nicchia (ma poi mica tanto, visto il numero di persone che lo frequenta ogni giorno). Non sarà il luogo più adatto a trattare la questione del candidato sindaco (però è sempre la stessa solfa: non disturbate il manovratore) Tuttavia, in questi anni di malamministrazione di destra, solo u' Scazzamurrill e qualche altro illuso come lui hanno fatto opposizione. Un'opposizione anche dura. In questi lunghi anni, lo gnomo non è che abbia sentito levarsi la voce della dottoressa Leccese"