Il sindaco Vincenzo Ciancio è intervenuto sulla vicenda del consultorio scrivendo un'opportuna lettera a Vendola. Ecco di seguito la lettera inviata dal sindaco Vincenzo Ciancio a difesa del Consultorio di TorremaggioreAl Presidente della Giunta Regionale
Dott. Nichi Vendola
All’Assessore alla Solidarietà
Dott.ssa Elena Gentile
All’Assessore alle Politiche della Salute
Prof. Tommaso Fiore
Al Direttore Generale dell’ASL FG
Dott. Ruggero Castrignanò
Oggetto: Rilievi critici alla Deliberazione della Giunta Regionale 15 marzo 2010 , n.735. Richiesta di ripristino Consultorio Familiare di Torremaggiore declassato a “Punto di Accoglienza “ per effetto della DGR n.405 del 17 marzo 2009.” Approvazione Progetto di riorganizzazione della rete consultoriale pugliese”.
In riferimento alle Deliberazioni richiamate in oggetto, duole constatare che il Consultorio Familiare di Torremaggiore dell’ASL FG non è più tale , ma “Punto di Accoglienza”.
Dopo ben 34 anni di attività documentata , a Torremaggiore scompare il Consultorio Familiare , ma apre un Punto di Accoglienza che “ può continuare ad essere presente sul territorio in modo funzionale e utile per la popolazione, rappresentando un vero e proprio front – office periferico”.
Ciò è inaccettabile per questa Comunità che si vede umiliata, ancora una volta, nella perdita di servizi capillari , di base, essenziali per le popolazioni locali e dell’entroterra dei Monti Dauni e del Nord della Provincia di Foggia.
Se la storia delle nostre Comunità Locali ha un senso e se la memoria è la forza della nostra democrazia e crescita sociale, corre l’obbligo di tracciare una breve scheda di presentazione del nostro Consultorio. Esso inizia la sua attività nel marzo del 1976, dopo la Legge nazionale n.405/75 e prima della Legge Regionale n.30/77.
E’ stato , quindi , uno dei primi consultori dell’Italia meridionale e sicuramente il primo della Regione Puglia.
Nel 1982 il servizio consultoriale è stato assorbito dall’allora Unità Sanitaria Locale di Torremaggiore, poi quella di San Severo, ora di Foggia.
In questi 34 anni trascorsi a contatto con le persone, le donne, le famiglie, i bambini, gli Enti , le Scuole , le Agenzie culturali e formative, l’attività si è radicata nel territorio divenendo punto di riferimento per Torremaggiore e i paesi viciniori, per un bacino di utenza di oltre 26.000 abitanti (Torremaggiore, San Paolo di Civitate, Serracapriola, Chieuti) Ora, in nome di una sorta di geometria geopolitica, Torremaggiore perde un servizio cardine del suo tessuto sociale e democratico.
Il Consultorio Familiare, così come collocato e funzionante , corrisponde a tutti i requisiti essenziali previsti dalla nuova normativa in riferimento.
Dal 2002 il servizio è posto al 2° piano di una sede comunale che ospita , al 1° piano dello stesso edificio, tutti i servizi sociali dell’Ente Locale. L’ubicazione nello stesso complesso consente agli operatori dei due servizi di seguire i numerosi inviati dalle autorità giudiziarie, costruendo un fitto lavoro di rete con maggiori possibilità d’incontri ( così come definito dai Piani di Zona) e migliore utilizzo delle risorse.
Pertanto, la sede del Consultorio Familiare, Via della Costituente, n.29, è stata concessa da questo Comune in comodato gratuito all’ASL, per cui non vi è alcuna spesa gravante sull’ASL per ciò che concerne i consumi di energia elettrica, riscaldamento, funzionamento e manutenzione dell’ascensore, tranne per la linea telefonica che è autonoma.
Il Consultorio Familiare possiede i requisiti essenziali, come risulta dalla documentazione dell’Ufficio Tecnico Comunale, relativi a:
Assenza di barriere architettoniche
Dotazione di impianti a norma
Il Consultorio Familiare possiede la metratura superiore a 100 mq e dispone di cinque locali:
1. Sala d’attesa
2. Sala per accoglienza
3. Sala per colloqui psico-sociali e psicoterapie familiari
4. Sala per il percorso-nascita ed incontri protetti
5. doppi servizi igienici
Da anni il Consultorio Familiare ha un equipe stabile formata da tre operatori a tempo pieno (Assistente Sociale, Ostetrica, Psicologa) , un ginecologo con sei ore settimanali, un pediatra con tre ore settimanali e ultimamente si è aggiunta un’ altra unità lavorativa in via di definizione.
Svolge, oltre le azioni di competenza previste dalla Legge Regionale, percorsi di accompagnamento alla nascita, progetti Infanzia mirati alla tutela della salute dell’età evolutiva per la valutazione dello stato di salute dei bambini, ha svolto lo screening per il carcinoma cervicale, attualmente sospeso in attesa dell’avvio del servizio regionale, ha avviato percorsi di incontri negli istituti superiori cittadini e territoriali per l’educazione all’affettività; pone attenzione e accompagnamento a favore dell’utenza più fragile e socialmente ed economicamente più svantaggiata, è punto di riferimento per le persone extracomunitarie.
Alla luce di tutto quanto brevemente descritto il Consultorio Familiare di Torremaggiore possiede tutti i requisiti di IDONEITA’ individuati dalla Giunta Regionale nel Deliberato n. 405 del 17 marzo 2009.
E’ sorto a Torremaggiore un forte movimento di protesta, costituitosi in Comitato di difesa del Consultorio Familiare che rivendica il diritto al mantenimento del servizio e disposto ad impegnarsi perché non sia avallato nessun declassamento dell’attuale Consultorio che sarebbe una mortificazione ed un’umiliazione per la nostra Città.
La nascente Amministrazione Comunale di Torremaggiore,
1. fa propria questa protesta e si rivolge alle SS.VV. affinchè si adottino in tempi utili i provvedimenti richiesti al mantenimento del Consultorio Familiare;
2. segnala la necessità, per il presente e per il futuro, di stabilire rapporti più ravvicinati e concertativi con i Sindaci che meglio di chiunque conoscono le realtà dei propri territori e possono rappresentare le istanze di base e le necessità dei servizi rivolti alla persona e alla cittadinanza.;
3. chiede , con la massima urgenza, un incontro interlocutorio per fare chiarezza e definire i passaggi del riconoscimento di quanto sopra espresso.
Vincenzo Ciancio
Sindaco di Torremaggiore
Etichette: Amministrazione, Politica, Puglia