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U' Scazzamurrill' appare all'improvviso. E' uno gnomo simpatico e dispettoso, che mangia solo frittelle e regala tarì, le antiche monete del Regno di Napoli, alle belle ragazze. Da tempo a Torremaggiore non si vedeva più. Ma oggi ha deciso di riapparire...

mercoledì, luglio 11, 2007

La terra delle centrali

Una centrale a turbogas a San Severo, o meglio nel territorio di San Severo ma a 4 km da Torremaggiore, oltre 200 pale eoliche nel territorio torremaggiorese, a cui vanno aggiunte altre 170 e più in quello di San Severo, una centrale a biomasse da 13 Megawatt: ma dove vogliamo arrivare?

Mi chiedo se gli amministratori torremaggioresi e sanseveresi si siano posti il problema di come il territorio verrà massacrato da questo accumulo di strutture produttive d'energia elettrica. I sanseveresi, quanto meno, hanno provato a opporsi dopo che in precedenza avevano detto sì. A Torremaggiore, invece, incentivano (e come mai?), senza porsi troppe domande. Visto che questo dovere non l'assolvono loro, lo fa u' Scazzamurrill'.

1) Anni fa Torremaggiore ha detto no a una centrale a turbogas a 12 km dal paese. Oggi se la ritrova a 4 km. E' stato un buon affare?

2) Che senso ha autorizzare un parco eolico di quella portata astronomica, senza porsi alcun problema sull'impatto ambientale? Che vantaggio pratico ne avrà la nostra comunità?

3) La centrale a biomasse da 13 Megawatt, è ovvio, non potrà utilizzare solo il materiale proveniente dal territorio. Che garanzie abbiamo sulla qualità del materiale che verrà bruciato in quella centrale? E i camion che porteranno questo materiale, non provocheranno inquinamento?

4) Queste centrali e questi super-parchi eolici, per convogliare energia elettrica sulla rete, comporterà la costruzione d'elettrodotti. Che, si sa, producono molto più elettrosmog delle antenne dei telefonini. Ci siamo posti il problema o vogliamo aspettare le leucemie per porcelo?

A tutto questo un'amministrazione autoreferenziale non ha ancora risposto. Le domande u' Scazzamurrill' le aveva già poste, e non ha ottenuto risposta. Ma lo gnomo è testardo.

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martedì, giugno 19, 2007

Sempre più corna per Torremaggiore

Mentre ancora non è evaporata la "loffetta di mezz'estate" di (s)Forza Italia e l'Amministrazione del Canguro è tutta impegnata in quest'ennesima bega interna, u' Scazzamurrill' vuole proporre oggi alcune riflessioni sul tema dell'ambiente.

La nostra comunità è di fronte a scelte importanti, che l'Amministrazione del Canguro sta facendo senza alcun reale approfondimento, accecata dall'idea d'un facile tornaconto. E' il caso dell'idea di Centrale a biomasse. U' Scazzamurrill', come già detto in precedenza, non è contrario in linea di principio, ma lo diventa se le cose non sono fatte bene. Prima dell'incontro tecnico di qualche tempo fa, aveva posto alcune questioni, sulle quali non ha avuto risposte: peccato, perché la questione è importante. Comunque, da quanto ha appreso da alcuni interventi nel forum di Dauniacom, parrebbe che la produzione futura dell'eventuale centrale sarebbe superiore alla produzione di biomassa del territorio. Si parla di circa 13 Mgw di potenza (per chiarire equivale alla potenza di circa 7 aereogeneratori da 2 Mgw). Per poter produrre questa energia costantemente sono necessari circa 7.000 Kg di materia prima al giorno e circa 40 metri cubi di acqua ogni ora. Questo porterebbe a diverse conseguenze deleterie per la comunità, perché nessuna compagnia ha mai l'interesse ad aprire una struttura a mezzo servizio. Una di queste sarebbe il traffico di camion che dovrebbero portare la materia prima, e quindi inquinamento e maggior rischio d'incidenti. La seconda, ancora più grave, è che si dovrebbe acquistare la materia prima chissà dove, con minori garanzie sulla qualità delle biomasse. E, poi, in una zona povera d'acqua come questa, a chi verrà tolto il liquido necessario per l'agricoltura?? Quindi, prima di dire un qualsiasi "sì" a questo progetto, bisognerebbe avere garanzie REALI sulla sostenibilità ambientale del progetto. Non bastano certo le sentenze del Canguro a rassicurare...

Il secondo grande progetto è quello delle pale eoliche. Lo gnomo ne ha parlato diverse volte. Ci vuole ritornare perché, andando a vedere un po' i numeri, è rimasto sconcertato. Spera che si tratti solo di tecnicalità, ma qua si parla d'un numero considerevole di pale, roba mai sentita prima forse in Europa! Anche sull'eolico, u' Scazzamurrill' non è contrario, ma vale il discorso fatto prima: la sostenibilità ambientale del progetto deve essere accertata e garantita. In più, lo gnomo ritiene che i proventi che verranno al Comune dal progetto dovrebbero essere utilizzati così come si fa ad Alberona: con servizi ai cittadini e abbassamenti delle imposte.

Quello che di sicuro u' Scazzamurrill' non farà, sarà calare la guardia su questi temi. Per intanto vuole ricordare alcuni versetti senza pretese scritti ormai un anno fa....da allora poco è cambiato


Torremaggiore con le corna

E' caduta una cometa,
è caduta tutta intera,
è caduta sul pianeta,
niente più primavera.

Un fallout nucleare
per le polveri sollevate
dalla roccia stellare
oscurò la nostra estate.

"La natura si ribella,
è divina punizione,
cade dal cielo una stella,
a punire l'ambizione".

Disse un vecchio molto saggio,
con la barba ormai canuta:
"Non vedrete un altro maggio,
giusta pena avete avuta:

questa fine fragorosa,
questo scorrere nel niente,
questa morte silenziosa,
questo perdere un ambiente".

Se si forza la natura,
la possenza del creato
non ci fa più paura,
il guadagno è disgraziato.

Torre ormai è cambiata,
antennoni ne abbiam tanti,
la si vuole addobbata
di superpale rotanti.

La bellezza d'un paese,
nelle mani degli avari,
dura meno d'un mese,
cade e affoga in tanti mari.

Avidi politici rampanti,
assetati di potere,
di guadagni, di contanti,
non di esser, ma d'avere,

uniti in una stanza
stringon patti scellerati,
mentre il vento danza danza
dentro i campi abbandonati.

"C'era una volta la bellezza -
conteremo ai bambini -
ora c'è freddo e tristezza,
e politici lecchini".

Porteranno in funerale,
una città che fu abitata,
ormai è solo una ferale
idea trista e naufragata.

Torremaggiore con le corna,
percorsa d'onde assassine,
non di fiori sarà adorna,
ma d'antenne e pale becchine.

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venerdì, maggio 11, 2007

Centrale a biomasse: le domande dello gnomo


Ci sono consiglieri comunali che, all'improvviso sono diventati grandi esperti di produzione dell'energia. E' il caso di Peppnest', leader del partito Peppnest', che ultimamente pare essere diventato un grande esperto di biomasse, a leggere quanto dichiara oggi alla Gazzetta del Mezzogiorno. U' Scazzamurrill', da sempre attento alle tecnologie eco-compatibili, oggi vuole ragionare un po' pacatamente degli ultimi sviluppi che hanno portato l'Amministrazione comunale peggiore del dopoguerra a lanciarsi a capofitto in una nuovo progetto: la centrale a biomasse.

Scansiamo subito il campo dai dubbi: lo gnomo non è contrario né alle pale eoliche, né alla centrale a biomasse. Anzi è favorevole, tanto che in passato ha chiesto di prendere in considerazione l'ipotesi dei biocarburanti. Chiede solo che, prima di approvare certi progetti, siano valutati in maniera assolutamente TRASPARENTE quali saranno l'impatto sull'ambiente e il vantaggio che verrà per la comunità. Sulle pale eoliche, questa trasparenza non c'è stata affatto e, visto che sono scelte che influiranno sul futuro di Torremaggiore, i cittadini hanno il diritto e il dovere di pretendere chiarezza. Quindi, il Sindaco e gli altri Amministratori dovrebbero abbandonare quella supponenza e arroganza che caratterizza quasi ogni loro provvedimento e vestirsi, per una volta, d'umiltà.

Avrete letto che ad Alberona, grazie alle pale eoliche, hanno cancellato l'addizionale Irpef e presto cancelleranno altre tasse e forniranno ulteriori benefit ai cittadini. A Torremaggiore, dove a quanto leggiamo verrà installato uno dei più importanti parchi eolici mai visti nella nostra zona, noi NON SAPPIAMO ANCORA QUALI VANTAGGI VERRANNO ALLA COMUNITA'. Quindi, l'impressione è che l'Amministrazione si sia presa carta bianca. La paura, che speriamo venga fugata, è che i vantaggi che dovrebbero essere destinati a tutti, vengano goduti da pochi. In questo caso, non sarebbero solo le pale eoliche a girare...

Ora, però si parla anche d'una centrale a biomasse e lo gnomo, se riterrà che venga messo in atto un processo trasparente e giusto nella distribuzione dei benefici, è anche disposto ad appoggiare il progetto. Per il 15 maggio è convocato un forum cittadino su questo tema e le premesse non paiono delle migliori: al forum è prevista la presenza del rappresentante d'una società che costruisce queste centrali. Ma non è noto al momento se ci sarà o meno un esperto INDIPENDENTE E NEUTRALE che ci spieghi io dettagli di questo tipo d'infrastrutture. U' Scazzamurrill', con la sua vocetta da gnomo, chiede umilmente ma con fermezza che venga convocato anche un tecnico che suoni "l'altra campana".

U' Scazzamurrill' è solo uno gnomo, quindi non potrà partecipare al forum del 15 maggio. Non può far altro che affidare a questo blog e a qualche umano di buona volontà una serie di domande da fare a quella riunione all'amministrazione comunale. Ecco le domande:

1) Quali garanzie di trasparenza intende l'Amministrazione dare alla cittadinanza relativamente all'impatto ambientale dell'impianto? Intende l'Amministrazione condividere puntualmente con la popolazione TUTTE le informazioni che riceverà in merito?
2) Quali benefici intende l'Amministrazione ricevere con l'apertura della centrale a biomasse e in quale quota questi benefici, economici e in energia, verranno distribuiti alla popolazione? Intende l'Amministrazione conformarsi al "modello Alberona" precedentemente enunciato o la popolazione non riceverà nulla dei vantaggi che sicuramente la centrale porterà?
3) Quali garanzie di trasparenza l'Amministrazione intende dare su questi benefit? In quali tempi dovrebbero maturare questi benefit?
4) Quali garanzie l'Amministrazione intende ricevere dall'azienda che gestirà la centrale in merito al rischio che nell'impianto vengano processati anche rifiuti diversi (e meno sicuri per la salute) rispetto a quelli di cui parla l'espertissimo Peppnest' nell'articolo pubblicato oggi dal Gazzettone?
5) Quale sarà il CONSUMO DI ACQUA di quest'impianto, visto e considerato che il nostro territorio soffre d'una cronica carenza idrica? Quale garanzia l'Amministrazione può fornire che questo consumo non rechi danno all'agricoltura?
6) Quali garanzie può fornire l'Amministrazione che nella centrale vengano smaltiti soltanto rifiuti e scarti di lavorazione prodotti localmente? O dovremmo attenderci un traffico di tir, coi problemi di traffico e inquinamento connessi? E, se il materiale di combustione provenisse anche da fuori, quali garanzie avremmo sulla qualità di quel materiale? Di quali strumenti l'Amministrazione intende dotarsi per controllare che venga utilizzato solo materiale prodotto nel nostro territorio e sicuro dal punto di vista ambientale?
7) Quali garanzie l'Amministrazione può dare che l'impianto, che in fin dei conti è un inceneritore, non abbia livelli di cloro organico inferiore al 2 per cento come chiede la legge.
8) Che fine faranno le ceneri? Saranno conferite in discarica? L'Amministrazione come intende controllare in merito?
9) Quale concertazione intende l'Amministrazione porre in atto anche coi comuni limitrofi? San Severo è contraria alla centrale e biomasse e, dal momento che i fumi non si fermano coi vigili urbani (peraltro poco efficaci anche con elementi meno aleatori), è il caso di aprire un dialogo anche coi paesi vicini!

Infine, c'è un quesito che lo gnomo non mette in elenco, perché in fondo è preliminare a tutti gli altri: queste domande, oltre a u' Scazzamurrill', se le sono fatte anche gli amministratori?

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