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U' Scazzamurrill' appare all'improvviso. E' uno gnomo simpatico e dispettoso, che mangia solo frittelle e regala tarì, le antiche monete del Regno di Napoli, alle belle ragazze. Da tempo a Torremaggiore non si vedeva più. Ma oggi ha deciso di riapparire...

domenica, agosto 09, 2009

Berlusconi vuol tagliare gli stipendi dei meridionali (e Di Pumpo sta nel suo partito!)


Forse non sarà solo l'attualità a giudicare severamente l'attuale sindaco di Torremaggiore Alcide Di Pumpo. Forse sarà la Storia. Sia pure la piccola storia locale della nostra città.

U' Scazzamurrill', questa volta, non sta usando un codice comunicativo ironico, tanto è vero che non parla di Ribaltello, o del Sindaco-Canguro. No, parla proprio di Alcide Di Pumpo, dei suoi collaboratori, dei suoi compagni di partito (quello attuale, almeno) e, perché no, dei suoi elettori.

Spiego subito il perché. Il presidente del consiglio Silvio Berlusconi ha affermato - in un'intervista pubblicata oggi dal quotidiano il Mattino - che è d'accordo con le gabbie salariali: una proposta che è un cavallo di battaglia della Lega, il partito razzista, xenofobo e antimeridionalista grazie al quale esiste il suo governo.

Assieme a questo, per accontentare i suoi proconsili meridionali, ha anche parlato di un nuovo "piano Marshall" per il Sud. Sostanzialmente - anche se lui nega, ma "accà nisciun' è fess'" come diceva Totò - vuole rifare la Cassa per il Mezzogiorno (anche se con un nome diverso, è chiaro). Chi ha vissuto la stagione della Cassa del Mezzogiorno sa cosa vuol dire: tanto potere al clientelismo, soldi a pioggia per mafiosi e truffatori del Nord che verranno al Sud per prendere i soldi e scappare. Tra l'altro, il progetto viene da un signore che, solo quest'anno, s'è fottuto 35 miliardi di euro di fondi Fas diretti al Mezzogiorno per mille cose (da Alitalia, all'abolizione dell'ICI per i ricchi...).

Ma sicuramente la proposta più schifosa, razzista e volgare è quella delle gabbie salariali. Già oggi - come dicono tutti i seri istituti di analisi - i salari nel Sud sono del 30 per cento più bassi rispetto a quelli del Nord. Poi, se pure fossero uguali (e non lo sono), ma pare giusto che una stessa persona che fa lo stesso lavoro debba guadagnare di più solo perché lavora a Grugliasco rispetto a Torremaggiore?

I razzisti della Lega e del partito di Berlusconi dicono: "Vabbé, ma il costo della vita al Sud è più basso". Stronzata clamorosa. Costerà pure di meno il prosciutto, ma le tariffe costano uguale, come la benzina. Invece, al Sud costano di più altri servizi (vedi assicurazioni auto). E poi, nonostante le tasse che si pagano, i servizi che lo Stato offre al Sud (dalla sanità alla sicurezza) sono enormemente inferiori. Le gabbie salariali bisognerebbe farle, ma all'incontrario...D'altronde, se al Sud si vivesse in questo paese di Bengodi, non si capisce perché i nostri giovani sono costretti quasi tutti ad andarsene.

Anche per quanto riguarda poi i trasferimenti dello Stato, diversamente dalle bugie della Lega, sono molto inferiori verso il Sud che verso il Nord. Per chi non ci credesse, basta leggere un bel libro di Gianfranco Viesti - un importante economista - che s'intitola "Mezzogiorno a tradimento" ed è edito da Laterza.

Insomma, il governo Berlusconi è in realtà il governo della Lega e Berlusconi la pensa come la Lega. Ora però si pone un problema politico per tutti quei signori che - al Sud - militano nel Popolo della Libertà, il partito di "Papi". In particolare, il problema è grosso come una casa per quegli esponenti, come il sindaco di Torremaggiore Alcide Di Pumpo, che solo recentemente - dopo un nomadismo opportunista tra diversi partiti - è approdato al Pdl.

Alcide Di Pumpo milita in un partito che - diciamolo chiaro e tondo - vuole il male del Mezzogiorno. Un partito che opera contro il Sud, e quindi contro il nostro territorio. Qualcuno - per esempio il segretario dell'Udc Pier Ferdinando Casini - ha detto che Berlusconi e la Lega rischiano di far iniziare una guerra tra Nord e Sud. Una guerra metaforica, s'intende. E, metaforicamente, il sindaco dovrebbe ricordare che nelle guerra, chi in un territorio opera col "nemico" è definito "collaborazionista". Uscendo dalla metafora, in ogni caso, Di Pumpo (e chi milita e vota al Sud per quel partito, ovvio) dovrebbe interrogare la propria coscienza: come si può stare in un partito o essere alleato d'un partito che scientemente vuole azzoppare, ammazzare definitivamente la nostra terra?

P.s.: So che mi arriveranno i soliti "commenti" pieni di offese o minaccette idiote da parte di fan e tifosi del sindaco. Spero solo che Di Pumpo se ne dissoci, anche se finora non l'ha mai fatto. Eppure, nella sua amministrazione sono in tanti a leggere questo blog...

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1 Comments:

Anonymous Anonimo said...

Leggo oggi che gli USA hanno ottenuto dalla Svizzera i nomi di 8-10 mila cittadini americani che hanno depositato somme presso il più grande operatore finanziario elvetico, penso allo scopo di poterli poi mettere in galera, coma colà si usa.
Il mio pensiero è andato subito alla recente legge berlusconiana che ha permesso invece ai nostri imprenditori (e certo che c'è anche lui e i suoi compari di merenda!)di godersi finalmente quanto avevano portato all'estero, pagando l'1 per cento annuo per cinque anni.
Non dico altro ma mi incazzo da bestia, considerato che sulla mia busta paga più di un terzo se lo frega lo stato.

10:54 PM

 

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