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U' Scazzamurrill' appare all'improvviso. E' uno gnomo simpatico e dispettoso, che mangia solo frittelle e regala tarì, le antiche monete del Regno di Napoli, alle belle ragazze. Da tempo a Torremaggiore non si vedeva più. Ma oggi ha deciso di riapparire...

lunedì, aprile 21, 2008

Chi boicotta l'unità del Pd?


La scorsa settimana la componente unitaria del Partito democratico ha lanciato un appello per l'unità del partito, anche in vista del ballottaggio. Per il momento, non ha ottenuto risposta. Come al solito, sembra che molti esponenti del partito siano più interessati ai cazzi loro...adesso però non ci sono alibi: chi è contro l'unità del Pd lo deve dire pubblicamente! E se ne deve assumere le responsabilità.


Al segretario provinciale Paolo Campo

Al membro della segreteria provinciale Laura Moffa

Al coordinatore cittadino Maria Mascia

Al consigliere provinciale Matteo Marolla

Torremaggiore, 17 aprile 2008

Le elezioni provinciali proseguono al ballottaggio. Il nostro segretario Paolo Campo dovrà affrontare un ultimo scoglio prima di essere eletto alla presidenza della Provincia di Foggia. Tutti noi, militanti del Partito democratico, dovremo avere l’umiltà di superare conflitti e personalismi, per riuscire a ottenere un risultato che è importante per tutto il nostro movimento.

A Torremaggiore, nella fase pre-elettorale ed elettorale, s’è verificata una drammatica scollatura nel partito. Due fronti si sono contrapposti e non sono stati risparmiati colpi bassi. Il risultato è che è stato impossibile difendere il seggio torremaggiorese al Consiglio provinciale nel primo turno delle elezioni. La base elettorale è apparsa disorientata, come dimostra la differenza nel voto al Pd tra il voto alla Camera dei Deputati e quello alla Provincia.

Gli scriventi hanno cercato di evitare questa drammatica divisione nella fase di selezione della candidatura del Pd, cercando una personalità che avesse caratteristiche accettabili a tutte le componenti interne. Purtroppo, s’è preferito seguire la via della contrapposizione e dello scontro frontale e di non considerare l’ipotesi d’imboccare il percorso della condivisione.

Proprio la decisione di proseguire a colpi di maggioranza, di adottare una linea carente dal punto di vista del confronto e del dialogo politico, ha spinto pezzi del partito a schierarsi con il Movimento per i diritti della Capitanata, lista civica collegata comunque al segretario Campo. Queste componenti, peraltro, hanno rivendicato comunque l’appartenenza al perimetro del Partito democratico.

Oggi è venuto il momento di voltare pagina. Le urne hanno dimostrato che la linea della frammentazione, del conflitto interno, non paga e danneggia soltanto la causa comune del Partito democratico. Chiunque ritenga che componenti dello stesso partito possano, anche per il ballottaggio, riunirsi in luoghi diversi e fare campagna elettorale l’uno contro l’altro, commette un inaccettabile errore di valutazione politica. Chiunque preferisse lo scontro personalistico all’unità per sostenere il partito, in un momento così delicato, si dimostrerebbe tanto più irresponsabile, in quanto l’elettorato non potrebbe capire una scelta di questo genere e, immancabilmente, la condannerebbe col voto. Chiunque si opponga, in questo momento, a un processo unitario, lavora contro Campo, lavora contro il Partito democratico.

Per tutti questi motivi, gli scriventi lanciano ai democratici torremaggioresi – e in particolare alla coordinatrice cittadina Maria Mascia e al consigliere provinciale del Pd Matteo Marolla – un appello all’unità del Partito. Contestualmente, si mettono a disposizione del Partito e del segretario Campo per facilitare un processo unitario che getti le basi non solo per un dignitoso risultato al ballottaggio, ma anche per le future sfide che attendono il partito a livello locale e nazionale.

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13 Comments:

Blogger Michele Ametta said...

"La scorsa settimana la componente unitaria del Partito democratico"
Dove sta questa componente unitaria se il partito è spaccato in 3 parti? Cmq io ripeto l'appello vostro è una barzelletta non avete voluto collaborare alla pulizia ora raccogliete i cocci. Io cmq ripeto ancora una volta la spaccatura che c'è nel partito di certo non l'abbiamo voluta noi, anzi Marolla ha fatto il possibile soprattutto per il ballottaggio di cercare di ritrovare dei rapporti che io non posso pensare a dei buoni rapporti xche c'è sempre l'attrito come ho sempre sostenuto ma per l'amore del PD è stato un atto dovuto perchè noi cmq abbiamo il senso di unità che dall'altra parte manca proprio per questo siamo divisi non certo per colpa nostra.

12:24 PM

 
Blogger Genji said...

I fatti sono che c'è una componente del partito che, dall'inizio, ha cercato di andare con un candidato comune alle elezioni. Poi, quando ci sono state manovre un po' staliniste, s'è opposta a queste manovre. Infine, ha lanciato un appello all'unità del partito. Questo vuol dire essere componente unitaria del partito.

A questo punto il gruppo "marolla" può dire che è a favore, o contro l'unità del partito. E altrettanto deve fare l'altro gruppo. Ne hanno un obbligo politico di fronte agli elettori. Se sono contro, devono spiegare il perché. Comunque, il Movimento per la rinascita della Capitanata (di cui fanno parte molti esponenti politici che hanno dato il loro contributo all'affossamento della Capitanata stessa) può anche decidere di diventare un partito diverso al Pd. Ma se vuole stare nel Pd, deve lavorare per un partito unito.

Di personalismi e guerre interne tra primedonne, francamente, ci siamo rotti. Ci hanno portati a tante, troppe sconfitte. Non ultima, questa delle provinciali in cui hanno perso tutti.

Ognuno è responsabile per le sue scelte. Ma il partito è UNO e, se non si ha il senso di responsabilità di lavorare per l'unità, allora meglio che si dica chiaramente che si vuole fare una cosa diversa. Volete trasformare quella lista in un partito? Fatelo. Ma ditelo. Di giochini delle tre carte, io personalmente, mi sono stufato.

1:50 PM

 
Anonymous Anonimo said...

dici:"...la componente unitaria del Partito democratico ha lanciato un appello per l'unità del partito..." e da chi sarebbe composta questa componente? ma xchè non eravate uniti?

3:56 PM

 
Blogger Michele Ametta said...

I candidati comuni sono quelli che il vostro gruppo voleva mettere o sono quelli che veramente tutti volevano?

Il gruppo di "Marolla" o movimento per la rinascita della capitanata non li ho mai sentiti, il nostro si chiama Movimento per i diritti della Capitanata e c'è scritto Paolo Campo presidente nel simbolo questo ti fa capire che noi appoggieremo Paolo Campo ripeto io preferirei non farlo e lo diciamo chiaramente, questo movimento non so se affluirà nel PD come si diceva qualche settimana fa per Pellegrino ma è sicuro che cercherà sempre l'unità del partito là dove ci possa essere ovviamente se c'è certa gente che non la vuole dall'altra parte non è mica colpa nostra noi rispondiamo solo per ciò che facciamo noi.

Le provinciali le politiche e chi + ne ha + ne metta sono una serie di scelte sbagliate che non sono soltanto quelle prese in locale.

La nostra lista era una lista del prof. Antonio Pellegrino che sosteneva e sostiene Paolo Campo, per quanto riguarda il nostro moviamento stiamo studiando dopo le risposte dell'altra parte credo che sia chiara la nostra posizione. Ma parliamo al presente noi lavoreremo per la vittoria di Paolo Campo con o senza l'unità del PD anche xche l'unità del PD dovrebbero prima di tutto accettarla e quantomeno dovrebbero fare una richiesta formale loro che sono parte presa in causa noi la nostra parte l'abbiamo fatta ora si va al ballottaggio e Paolo Campo deve vincere.

3:57 PM

 
Anonymous Anonimo said...

Genji non credo che la tua deriva personalistica possa migliorare la situazione interna al PD. Al contrario se tu avessi voluto contribuire a spegnere gli animi e le voci di chi, spero oggi non vere poichè incredibilmente assurde, pur dirigente del PD ha appoggiato altri candidati diversi da Mascia e da Marolla stesso di cui tanto, continuamente, vi affannate a parlare. Penso che "quelle voci" siano dicerie ma non lo è quella di cui ti facevi interprete. Non dicevi che avresti votato e fatto votare solo Campo? Oggi quale credibilità pensi di avere chiedendo l'unità interna del PD? Francamente ritengo che criticare sia legittimo ma barare no.

4:19 PM

 
Blogger Genji said...

Caro Anonimo, vedi, voi del gruppo dei "mariniani" continuate a fare il giochino delle maldicenze, delle mezze frasi...

IO RIVEDICO IL FATTO DI AVER CHIESTO DI VOTARE AI MIEI DUE O TRE PARENTI/AMICI SOLO PER VELTRONI AL PRIMO TURNO. E la mia credibilità è dovuta a due fatti: 1) io alla politica non ho mai chiesto nulla, ho solo dato il mio impegno e ti sfido a dimostrare il contrario; 2) io quando ho preso un'iniziativa ci ho sempre messo la mia faccia. Non mando avanti segretari un po' maldestri, sapendo che saranno bruciati (cosa che peraltro - prego verificare - è accaduta precisamente come u' Scazzamurrill' aveva previsto dal primo momento).

Il motivo per cui non ho sostenuto le candidature M&M's (Mascia&Marolla) l'ho spiegato cento volte: non ho condiviso il metodo utilizzato e non volevo dare a voi "mariniani", che avete preferito spaccare il partito, un alibi. Avete voluto far da soli? Bene, avete perso. Adesso, assumetevi la responsabilità di aver portato il partito allo sfascio.

Io ho solo una parola. Non ho chiesto di votare Mascia, non ho chiesto di votare Marolla. Ho chiesto di votare Veltroni.

La deriva personalistica non è del sottoscritto, ma di queste primedonne che stanno sacrificando il partito ai loro contrasti personali. Io dialogo tranquillamente con Marolla, non ho problemi. Diversamente da qualcun altro, io (e con me le persone politicamente a me vicine) non accetto i metodi stalinisti che qualcuno ha tentato d'usare contro di lui. E l'ho detto esponendomi pubblicamente.

Contestualmente, caro orion, tenendo presente che un candidato "marolliano" non lo volevano i "mariniani" e un candidato "mariniano" non lo volevano i "marolliani", c'era una sola canidatura accettabile da entrambi i fronti: che era quella proposta da noi. S'è preferito rompere il partito. Beh, chi l'ha voluto (cioè i "mariniani") se ne assuma le responsabilità politiche. Se poi l'avete voluto anche voi, assumetevi anche voi le vostre responsabilità. Noi siamo gli unici che hanno tentato una candidatura di mediazione.

Io comunque non sono qui per discutere o litigare con nessuno, caro Anonimo. La nostra proposta unitaria l'abbiamo fatta. Ora sta ai due litiganti accettarla o meno. Se non vogliono, possono continuare a scannarsi a vicenda e a essere minoranza a vita. Noi non parteciperemo mai a giochi al massacro. Che gli piaccia o no, se vogliono prima o poi contare qualcosa, devono sedersi e trattare.

4:43 PM

 
Blogger Michele Ametta said...

Anonimo è bello essere anonimo.... Cmq sono daccordo in parte con te, anchio ho visto ipocrisia nel loro richiamo all'unità. Cmq lo gnomo ha ragione che con Marolla dialoga tranquillamente l'unica problema è tra i mariniani.

Tenendo presente che cmq anche voi avete creato un 3° gruppo la colpa non è quindi solo di M&Ms c'è anche del vostro. Se iniziamo a vedere i metodi di quello e i metodi di quell'altro tutti siamo santi e nessuno si prende le sue responsabilità, io posso solo dirti che per quanto riguarda me non mi interessa contare qualcosa solo per avere la poltrona non me ne può fregare di meno non è il mio obbiettivo e anche gli altri che sono con noi quindi è inutile scrivere sui manifesti certe cose e mi riferisco ai mariniani. Noi ripeto abbiamo teso una mano ma dall'altra parte c'è menefreghismo completo e quindi andiamo avanti così. Io sono convinto che i mariniani bucheranno Paolo Campo a Torre xche nn hanno avuto le loro poltrone sotto il culletto come hanno rinfacciato a Marolla :)

4:56 PM

 
Blogger Genji said...

Come ti ho spiegato anche in Dauniacom, noi NON ABBIAMO CREATO UN TERZO GRUPPO. NOI SIAMO SEMPRE STATI UN GRUPPO A PARTE. So che hai iniziato a occuparti di politica a torre da poco, quindi capisco che tu non possa avere le idee molto chiare sugli schieramenti all'interno del Pd.

Noi non abbiamo mai fatto gruppo con marolla o con i mariniani. Siamo nati come Comitato per il Partito democratico tre anni fa e da allora abbiamo proposto un metodo e delle istanze politiche che se vuoi con tutta calma ti potrei spiegare portandoti i documenti che abbiamo prodotto. Anche perché, come

Alle primarie ci siamo trovati dalla stessa parte della barricata con marolla, ma noi non abbiamo mai fatto parte del gruppo che fa riferimento a teo.

Per il resto, se la risposta di marolla sarà favorevole all'appello unitario, saremo dalla stessa parte. E saranno solo quegli altri a dover spiegare perché vogliono per forza tenere spaccato il partito. Forse che qualche "fine stratega" fuori da torremaggiore preferisce un bacino elettorale frammentato da cui attingere, piuttosto che un partito unito che fa veramente gli interessi del territorio?

6:37 PM

 
Anonymous Anonimo said...

Non capisco perchè ti sei anche rivolto a Laura Moffa. Sappiamo tutti che chi è stato il fine stratega di questo sfacelo si era rivolto prima a lei per la candidatura, ma lei aveva rifiutato alle condizioni che quel qualcuno voleva imporre. Solo a quel punto è uscito fuori il nome di Mascia che invece ha deciso di partecipare al gioco al massacro che ha portato a questa sconfitta.

9:41 PM

 
Blogger Michele Ametta said...

Ti ho risposto su dauniacom alle prime cose, e cmq lo dici tu stesso che siete un gruppo apparte quindi non potete chiedere unità se siete voi stesse un gruppo a se stante. Io ribadisco che Marolla ha cercato ma vista l'ennesima risposta negativa abbiamo deciso di continuare per la nostra strada, i mariniani sono e saranno sempre la causa dello spaccamento del PD e ovviamente noi abbiamo fatto la nostra parte che però rivendichiamo tutta dopo le purgette stalliniane.

11:08 PM

 
Blogger Genji said...

All'Anonimo

Scusa ma Laura Moffa chi l'ha citata??? Anzi, ti dirò che l'atteggiamento avuto dalla Moffa l'ho apprezzato: molto riservata, ha tenuto di fatto le distanze dalle operazioni staliniante condotte da certi "mariniani". Io comunque non mi sono proprio rivolto a nessuno. Non diciamo sciocchezze.

Invece non ho apprezzato per niente l'atteggiamento di certi voltagabbana che, diversamente dalla Moffa, quando si trattava di proporre un metodo di condivisione democratica delle scelte, hanno preferito schierarsi con chi protervamente credeva di poter imporre le scelte a tutti. Bisogna che si capisca che il tempo della "disciplina di partito" non esiste più. O le scelte, in un Partito che si definisce democratico, si fanno con un metodo democratico, oppure si rischia di perdere pezzi di partito. La scelta avrebbe potuto anche ricadere sulla Mascia, ma bisognava fare un qualche passaggio in più. Per esempio, le primarie. Aperte a tutti, alle quali avrebbe probabilmente partecipato anche Marolla e anche qualcun altro. Il vincitore sarebbe stato il candidato e i perdenti sarebbero stati vincolati a sostenere comunque il vincitore e a non candidarsi in altre liste. Voi, cari "mariniani", avete preferito imporre una candidatura nel direttivo, avete preferito ricreare le correnti (metodo del "divide et impera", vero?) e questi sono i risultati. Io ho detto chiaramente a quaranta, rispondendo a un suo intervento qui, che i "mariniani" si sono assunti una responsabilità. Hanno deciso di scegliere da soli, creando una maggioranza e una minoranza. E' stata una scommessa, un azzardo, e io avrei applaudito se l'avessero vinta. L'hanno persa, ne prendano atto!

Detto questo, cari "mariniani", a questo punto non serve a niente gettare veleno, mettere cacca nel ventilatore, votare Pepe come qualcuno di voi ha detto nel direttivo di ieri. Ora dovete parlare chiaro: o voletel'unità del partito, oppure assumetevene la responsabilità. Dite chiaramente che preferite un partito spaccato. E ditelo pubblicamente, in modo che il nostro elettorato lo sappia.

A Orionboji.

Caro amico, guarda che essere un gruppo a parte rispetto a voi, non vuol dire far parte di un altro partito. La logica di "O Sparta o Atene" non ci appartiene. E proprio perché siamo un gruppo diverso dai "mariniani", di cui non abbiamo condiviso i metodi in queste elezioni, e dai "marolliani", oggi possiamo lanciare in piena autonomia un appello a tutti. Senza dover mediare con capibastone di alcun tipo.

Per quanto riguarda Marolla, non ha fatto ancora alcun passo pubblico. LA NOSTRA RICHIESTA DI SFORZO UNITARIO E' STATA PUBBLICA E RICHIEDE UNA RISPOSTA PUBBLICA. Quindi Marolla, come pure i "mariniani", deve rispondere pubblicamente e politicamente. Non "in camera caritatis". Dica pubblicamente: "sì lavoriamo per l'unità del partito" oppure "no, voglio un partito spaccato". Nel primo caso, lavoreremmo assieme senza chiusure o pregiudizi. Ma nel secondo caso dimostrerebbe miopia politica. SO che un partito diviso è facilmente manovrabile agli scopi dei singoli personalismi. Ma poi questo stesso partito, spaccato per essere manovrato, alle elezioni fa la figura di merda che abbiamo visto oggi, come alle ultime comunali vinte da Ribaltello. Quindi, l'unico modo di vincere, è rinunciare a personalismi e a tentazioni egemoniche da parte di tutti (anche nostre, ovvio) e fare un partito forte, orientato al territorio, libero da clientelismi. Sennò, perderemo sempre. E non so se questo conviene anche allo stesso Marolla.

11:03 AM

 
Blogger Michele Ametta said...

Riguardo all'anonimo e alle primarie credo che alla fine il risultato non sarebbe cambiato visto che cmq si imponeva la loro maggioranza che era già realtà anche prima delle elezioni grazie al clamoroso io vado con Veltroni io vado con Letta :)
Cmq bravi mariniani votato a Pepe andatevi nel culo da soli, se non volete votare Campo almeno astenetevi altrimenti cosa fate nella sinistra se votate a destra?

A Gnomo

L'altro giorno hai scritto questo:

"NON ABBIAMO CREATO UN TERZO GRUPPO. NOI SIAMO SEMPRE STATI UN GRUPPO A PARTE." Se è scritto in italiano come penso sia scritto la cosa è molto chiara, prima dici non abbiamo craeto un terzo gruppo e poi dici siamo un gruppo a parte la verità starà nel mezzo?

"LA NOSTRA RICHIESTA DI SFORZO UNITARIO E' STATA PUBBLICA E RICHIEDE UNA RISPOSTA PUBBLICA"

Io non ho visto nessun comizio....

Guarda sicuramente perdere non conviene a nessuno, ma almeno io parlo per me e anche qualcun'altro nel nostro movimento se perdiamo non ci interessa nulla perchè non siamo gente che gli piacciono le poltrone&sofà come agli altri. Io cmq ribadisco che pretendo un vostro comizio pubblico per avere una nostra risposta pubblica che già ti è stata data qua ed è stata data anche a Foggia quindi non dire che non diciamo le cose pubblicamente. E credono anche i mariniani abbiamo parlato a Foggia con esiti negativi ecco il xche di votare Pepe ;) Noi votiamo Paolo Campo e l'appoggeremo nel ballottaggio, io non sono daccordo sin dall'inizio a come ha gestito male la situazione ma per unità del partito come dite voi bisogna farlo e si farà il nostro appello ai cittadini sarà votare Paolo Campo, Antonio Pepe lo voteranno nel PD non noi questo è poco ma sicuro.

3:00 PM

 
Blogger Genji said...

NOI NON ABBIAMO "CREATO" UN TERZO GRUPPO, siamo sempre stati una cosa diversa sia dai marolliani che dai mariniani. Questo ho scritto. Spero che sia chiaro: nessuna contraddizione. Oggi, come cosa diversa, chiediamo uno sforzo unitario. Che si fa tra diversi, sennò che sforzo sarebbe?

In quanto invece all'impegno per Campo, una cosa è dire, altro è fare. Per sostenere Campo seriamente, bisognerebbe essere uniti.

In quanto alla pubblicità dell'appello, mi pare francamente ridicolo continuare a insistere. Ci manca solo che facciamo un comizio...quell'appello è un documento pubblico, firmato e depositato in segreteria al partito. E pubblicato su internet. Detto questo, chiedere è un obbligo, rispondere è cortesia. Non siete in grado di rispondere affermativamente a un appello unitario? Problemi vostri.

3:33 PM

 

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