La lezione di Indro
Questo è secondo me il "lead", l'incipit d'un articolo, più bello della storia del giornalismo italiano. A scriverlo è stato, manco a dirlo, il grande Indro Montanelli il 12 novembre 1956. Racconta la battaglia di Budapest, l'evento più drammatico della rivoluzione democratica ungherese. Lo voglio ricordare a chi, in questi mesi e anni, attacca (anche in maniera strumentale) il mestiere del giornalista e a quei giornalisti che troppo spesso, e troppo facilmente, svalutano il loro mestiere. Leggete queste poche righe e ditemi se, ancora non avendo detto nulla, Montanelli non dice tutto...
"Questa è la storia della battaglia di Budapest, e il lettore ci perdoni se la riferiamo con tanto ritardo. Mentre la combattevano, i russi ci tolsero il mezzo di raccontarla; e, in fondo, non ci resta che ringraziarli per averci tolto solo questo. E' una storia parziale, naturalmente, come del resto lo sono tutte le storie. Non abbiamo che due occhi e siamo stati costretti a servircene con parsimonia, usandone uno per osservare ciò che succedeva a Budapest e l'altro per sorvegliare che non succedesse lo stesso a noi. Tenete a mente che nessuno ha visto tutto. Vi dico solo quello che ho visto io. E vi chiedo preventivamente scusa se vi parrà troppo poco..."
Etichette: Cultura
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