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U' Scazzamurrill' appare all'improvviso. E' uno gnomo simpatico e dispettoso, che mangia solo frittelle e regala tarì, le antiche monete del Regno di Napoli, alle belle ragazze. Da tempo a Torremaggiore non si vedeva più. Ma oggi ha deciso di riapparire...

mercoledì, marzo 05, 2008

Canzone della protervia (anti)democratica


E vola vola vola, vola u' vucill'
catapultato a ffa' u dirigent'
mov' a vocch', iavez' a manill'
pe' ffa' v'dé ca' pur' iss' è present'.

Questo partito, democratico è partito,
ma a Torr'maggior' divent' dittatur',
il rinnovamento è già finito
ca' l'hann' jett't dint'u cacatur'.

Sanzvir' ordinò: "decidit' a maggioranz'
non ce ne frec' d'a' condivision'".
Ha ubbidit' con grande baldanza',
chi ha cant't' a stessa canzon'.

E se da 'na via si brucian' a' segretaria
qualchedun'avete trama e ce la rir',
u' rinnovament' finisce per l'aria
e javez' a coccije chi ce sentev' curriv':

n'avev' avut' a purziuncell'
quand'ev' perz' u congress'
e mo' je' cuntent', sta bell' bell',
pecché qualchedun' ce comport' da fess'.

La morale della favola è presto fatta:
per la protervia d'un metodo sbagliato,
alla Provincia sarà una disfatta
e il rinnovamento è rimandato.

Ma vola vola vola, vola u' vucill',
protagonist' di questa canzon':
iavezann' a' voce e a manill',
ha fatt' nu' gross' cazzaton'.

P.s.: con questo, u' Scazzamurrill' spiega che per quanto riguarda le elezioni, a Torremaggiore suggerirà a quei due o tre parenti sui quali il suo consiglio può avere una qualche influenza, di votare per Walter Veltroni. E solo per Walter Veltroni.

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5 Comments:

Anonymous Anonimo said...

Caro Scazza quant'è strana la politica.. Si parla di democrazia e poi la democrazia non piace.. O meglio piace la democrazia di chi non vuole sedersi a ragionare, ma anche senza consenso vuole imporre le proprie scelte. Che strano! C'è ancora nel partito democratico chi servendo il partito e volendone il bene dello stesso riesce a mettere da parte le proprie ambizioni personali davanti ai NO immotivati dei pochi, per il bene generale. Che strano! c'è chi contesta il metodo ma ha partecipato e reso incandescente il neo nato organismo direttivo, non ha proposto metodi ma ha proposto nomi senza spiegarne le ragioni, e poi, dopo aver partecipazioni alle votazioni, contesta il metodo. Che strano! Questa democrazia che professate parte dall'assunto che ci siano ancora i veti su singole persone, ma queste persone sono buone a sostenere le candidature degli altri, anche se non le condividono. Che strano! c'è persino chi in questa nuova democrazia rivendica appartenenze e candidature di "area", anche se minoranza, e le vuole imporre con i nuovi strumenti della democrazia: la coercizione. Che strano! che si fa subito a condannare chi vuole decidere liberamente e non ci si rende conto che una parte di questi democratici, non è che prendono ordini, ma sono COLONIA di Manfredonia, nemmeno rendensosi conto che Manfredonia li aveva scaricati per altri seggi.. Che strano! Peccato tu senta una sola campana. Avrai difficoltà a capire le dinamiche di Torre e gli errori dei pochi. Comunque, che strano concetto di democrazia si vuole far passare. Io, unico esponente del PD che in quindici anni di militanza non ha MAI RICOPERTO NESSUN INCARICO, a differenza di altri che, almeno per il partito di mia provenienza hanno campato di incarichi avuti a colpi di maggioranza a seguito di notturne e segrete congreche e ora si ergono a portatori di nuovi metodi, continuerò ad impegnarmi per le politiche e le provinciali. Dopo, a prescindere se si vince o si perde, sarò contento di lasciare che altri, giovani e meno giovani, portatori di nuove visioni democratiche, possano occuparsi con la grinta, la tenacia, e il senso di servizio, sicuaramente maggiori di quello che ho potuto esprimere ioin questi 15 anni di militanza. Enzo Quaranta

9:38 AM

 
Blogger Genji said...

Guarda caro Enzo, il problema è molto, molto semplice. Tutta questa fretta nel chiudere con un atto di forza una questione che poteva essere risolta tranquillamente con il dialogo, col confronto, come si fa negli organismi democratici, è qualcosa di estremamente sbagliato. Come mai non avete voluto dare un giorno alla trattativa? Il mio sospetto, visto che è una cosa successa anche in altre città , è che ci fossero ordini "di scuderia". Mi sbaglierò, ma oggi nessuno me lo leva dalla testa.

Ordini da manfredonia il sottoscritto non ne prende. Anzi, te lo dico chiaramente: a me di quel che pensano a manfredonia non me ne frega nulla. E tantomeno mi frega di quel che pensano a san severo. Tu puoi dire lo stesso?

'Sta cosa dei veti, vorrei capirla. Volevi candidarti tu? O vuoi fare il segretario? E perché non anche il Papa? Cioè, fuor dallo scherzo, non credi che lo schema di cui si era parlato prima del congresso era da rispettare? O diciamo una cosa un giorno e ce la rimangiamo il giorno dopo? Come vedi, il problema non è personale, ma semplicemente politico, tenendo presente che una parte consistente del partito (che a te o a me piaccia o no) non avrebbe accettato la tua candidatura. Allora, è responsabile sacrificare un progetto sulla base dell'ambizione personale? Io penso di no. Per questo, si doveva cercare un candidato condivisibile. Noi l'avevamo individuato, ma tu hai posto il veto. E certo: perché il candidato o viene dalla cerchia vostra, o niente!

La segretaria poteva essere una candidata accettabile, ma alla fine di un dialogo, non sbattuta in faccia così, come una proterva imposizione. Perché candidata a questa maniera, la segretaria diventa elemento di divisione e viene bruciata. E mi fa specie che lei abbia accettato la candidatura senza porre neanche una riserva: primo dovere d'un segretario sarebbe quello di mantenere l'unità del partito, specialmente alla vigilia d'una così difficile tornata elettorale. Invece, così il partito lo spacca. E mette a rischio a torremaggiore il risultato elettorale.

IO ovviamente parlo solo per me, anche perché non sono un dirigente del partito. Non intendo avallare col mio voto (o meglio, col mio consiglio al voto) scelte che non condivido. Vedi, diversamente da chi per davanti sta con te, e dietro ti rema contro, o trama, io ti dico chiaramente quel che penso. Io non voto per candidati che non condivido. E l'irresponsabilità non è mia, ma di chi crede che le cose si risolvono a colpi di randello o di maggioranza. Per cui, condividendo la battaglia per il rinnovamento di Veltroni, voterò per Veltroni. Non condividendo il modo in cui è stata imposta questa candidatura, mi comporterò di conseguenza...questo a prescindere da quali saranno le tue scelte dopo le elezioni. Quelle che contesto, sono le scelte prima...

10:34 AM

 
Anonymous Anonimo said...

Caro Scazza, come ti ho detto io non prendo ordini da NESSUNO. Emi conosci poco per pensare questo.. E ti posso assicurare che sia San Severo, che foggia, sicuramente non si aspettavano la candidatura che è emersa, non da me, ma dalla stragrande maggioranza del Partito di Torremaggiore, e poi condivisa dal resto del collegio. Il tuo problema è la lontananza.. Vivi Torremaggiore "per sentito dire". Quello che tu chiami richiesta di riflessione, prima di tutto non è stata affatto posta e ti ripeto che TUTTO il partito ha partecipato alla discussione e si è espresso (e dopo dei risultati hanno contestato il metodo!). Ma ti posso assicurare che i tentativi di trovare una sintesi sul nome sono stati fatti, e sedicenti dirigenti hanno provveduto alla peggiore macelleria di tutti i tempi, non solo con me, fidati! La segretaria sta dimostrando intelligenza politica e affidabilità, senso di apparteneza (che a molti di voi manca) e sobrietà, perchè caro scazza, tu non ci sei ma lei ha assistito a ipocrite riunione tese a trovare la sintesi e ritrattate dopo un ora. Sono ancora convinto che, da dirigente ho fatto il mio dovere che te lo riepilogo. C'era la necessità di decidere perhce altrimenti sarebbero dovuti intervenire i maestri della politica (da San Severo, Foggia, Manfredonia) e il termine ultimo era venerdì, tanto che da sabato il segretario provinciale è dovuto intervenire nelle realtà incapaci di decidere. Dopo la nostra decisione bisognava coinvolgere altri tre comuni (san Paolo, Serra e Chieuti. Ho fatto il mio dovere, sapendomi mettere da parte ( a differenza di chi non è capace di farlo non avendo alcun consenso e a differenza di chi nella propria esistenza politica ha avuto incarico per accordi sottobanco e a colpi di maggioranza, sai quello che ti aggiorna a modo suo su Torre). Ho fatto il mio dovere proponendo un nome in linea con la politica di rinnovamento sulla quale mi sono battuto in prima linea negli ultimi tre anni. Domanda: Tu dove stavi?, Dove sei?, gli altri che insieme ate contestano che cazzo fanno, oltre a contestare? Si sono prodigati negli altri tre comuni per elimiare ancora accordi vecchi di cinque anni fa quando al tuo suggeritori gli hanno procurato il premio di Presidente del Consiglio Comunale? Hanno organizzato il congresso o si sono presentati che ancora dovevano mettersi d'accordo? Quando urlo al congresso che i metodi della forzatura non sono legittimi, ti piace (e lo scrivi nel post) perchè non ti piacciono i soggetti, quando invece vengo umiliato dai tuoi amici, impallinato e vengono minacciate persone per imporre una candidatura DEBOLE sei d'accordo con loro? Deciditi. E' troppo comodo stare alla finestra, voler giudicare e decidere, ma non voler lavorare. O ti cali con la testa dentro i problemi, o i problemi non sono i tuoi. E siccome dopo quindici anni di politica attiva io non ho fatto nè il segreatario, nè il papa e ne il bidello della sezione (evito di ricordarti per l'ennesima volta qunti soggetti a te vicini per il loro acume politico hanno svolto miriadi di incarichi politici e amministrativi), ti consiglio di diventare dirigente, perchè per ora, non sei nemmeno un simpatizzante, visto che mai nessun dirigente del mio partito poteva permettersi di dire non voto il candidato. E nella tua famiglia qualcuno potrebbe insegnarti qualcosa. Ti rammento che per anni sono stato minoranza del mio partito, ho contestato davvero metodi staliniani e candidature rivelatesi fallimentari e obsolete, ma dopo che si decideva, TUTTI FACEVAMO LA NOSTRA PARTE. Sarai un ottimo scrittore, sicuramente un libero pensatore, ma non conosci le regole di appartenenza ad un partito. Se vuoi possiamo continuare la nostra chiacchierata di persona, perchè odio questi metodi che fanno emergere una diatriba che non rileva la vera situazione del partito.. Quindi se ti fai vedere parliamo, magari attaccando insieme i manifesti della candidata.. Anche in quello sono molto esperto e tu devi imparare da li che significa spirito di appartenenza ad un partito e ad una idea.

11:58 PM

 
Blogger Genji said...

E io sapevo che si andava a finire allo "spirito d'appartenenza" a un partito. E' la comoda scusa con cui per anni proprio quelli che tu dici di contestare, e di cui poi applichi gli stessi metodi, si facevano scudo. La mia adesione a un'idea la manifesto ogni giorno, caro enzo, non ho bisogno per questo di aderire fanaticamente a ogni scelta che fa il mio partito. Queste considerazioni lasciale ai poveri di spirito, ai tentennanti, a quelli che te li ritrovi un giorno qui e un altro lì. Io non parlo "per sentito dire", ma mi fido ciecamente delle persone con cui lavoro da tre anni per un partito che sia veramente democratico.

Tanto per precisare:

1) I sedicenti dirigenti, sono dirigenti e punto. Oppure consideri dirigenti buoni solo quelli che fanno sì sì a ogni tua parola?

2) La segretaria ha accettato di essere elemento di divisione, non di unità. Altrimenti avrebbe accettato la richiesta, che veniva anche da qualche dirigente a te vicino, di dare un altro giorno al dialogo. Invece, tu avevi una fretta dannata. E sospetta.

3) Inutile che cerchi di rivoltare frittatine. Chi s'è rimangiato impegni presi prima del congresso sei stato tu.

4) Un giorno in più o in meno avrebbe cambiato poco sull'"intervento dei maestri della politica". Anzi, ribadisco, secondo me questa fretta sospetta è proprio frutto dell'intervento del maestro sanseverese della politica. Mi sbaglierò, ma la penso così. Tra l'altro è stata una fretta stupida, perché sul nome della segretaria si sarebbe convenuti tutti alla fine. Ma alla fine, come elemento d'una mediazione, non all'inizio come imposizione.

5)Io stavo dove dovevo stare. Cioè assieme alle persone con cui da tre anni lavoro per fare un partito veramente democratico, non un partito in cui si cerca di dividere, spaccare, per logiche di potere.

6) Se continui a dire bugie (minacciate persone? ma siamo matti?) ovviamente non sentirò più il bisogno di parlare con te. Io questa logica della rissa a tutti i costi non la condivido proprio. La candidatura che avevamo proposto era forte, più forte di quella che hai proposto tu. Ma ovviamente sono opinioni. La mia è diversa dalla tua, quindi inutile che inventi cose che non ci sono. Hai fatto una scelta? Bene. Adesso vediamo se è stata giusta.

6) Caro mio, io i manifesti li ho sempre attaccati. E quelli di Veltroni li attaccherò volentieri. Non quelli di una candidatura che non condivido, non per la persona, che rispetto, ma per il metodo con cui è nata.

7) Io personalmente non avevo affatto preclusioni su una tua possibile candidatura. Ma tu lo sai meglio di me che una parte consistente del partito, piuttosto che votarti si butterebbe viva nel fuoco. Quindi, avresti dovuto avere la pazienza di crearne le condizioni. Il lavoro di costruzione democratica del consenso, per come l'intendo io, è un lavoro difficile e lungo. Tu, a quanto vedo, la vedi in maniera diversa. Nulla di male. Se funziona come dici tu, ti farò un applauso.

Per concludere, perché non voglio fare diatribe, ti dico come la penso. Avete scelto la logica del colpo di maggioranza, che io non condivido assolutamente. Secondo me è una logica del tutto sbagliata, che porterà a un pessimo risultato elettorale. Ma è una logica formalmente legittima, ancorché suicida. Siamo tutti adulti e credo che sappiamo che ai nostri comportamenti seguono sempre delle conseguenze. La conseguenza di non aver cercato la condivisione della candidatura porta secondo me a spaccare il partito. Avrò ragione io? Avrai ragione tu? Lo decideranno solo le urne. Se sei convinto che la candidatura della segretaria fatta a quel modo sia forte, allora non hai bisogno dei due o tre voti che io potrei influenzare (e manco è detto, visto che a casa mia i miei parenti hanno l'abitudine di pensare con la loro testa). Quindi vedremo i risultati. Un saluto

11:54 AM

 
Blogger Genji said...

Ah un post scriptum: non permetterti più di citare la mia famiglia. E di cercare di mettere in contrapposizione il mio modo di pensare a quello di mio padre, che tu non conosci. E che avrebbe condannato, come ha condannato quando faceva politica, quel modo di far politica di allora. Un metodo, fammelo dire, che è del tutto simile al tuo modo di far politica, da come emerge dalle vicende di queste ore. Tu e il quel vecchio gruppo siete su fronti opposti solo perché vi assomigliate tanto. Troppo.

12:23 PM

 

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