Desolation Road (SS16)
Ve la ricordate quella bellissima ballata di Bob Dylan, Desolation Road? Lo ricordate quel testo bellissimo?
Cinderella, she seems so easy
"It takes one to know one," she smiles
And puts her hands in her back pockets
Bette Davis style
And in comes Romeo, he's moaning
"You Belong to Me I Believe"
And someone says," You're in the wrong place, my friend
You better leave"
And the only sound that's left
After the ambulances go
Is Cinderella sweeping up
On Desolation Row
Fabrizio De André tradusse in italiano il testo e ne fece una versione bella e vibrante, intitolata Via della Povertà. La stessa seconda strofa, diceva così:
Cenerentola sembra così facile
ogni volta che sorride ti cattura
ricorda proprio Bette Davis
con le mani appoggiate alla cintura.
Arriva Romeo trafelato e le grida
"Il mio amore sei tu"
ma qualcuno gli dice di andar via
e di non riprovarci più
e l'unico suono che rimane
quando l'ambulanza se ne va
è Cenerentola che spazza la strada
in via della Povertà
Ho pensato a Desolation Road, alla Via della Desolazione, percorrendo in auto alcuni giorni fa la Statale 16 da Torremaggiore a Foggia. Tra la nostra città e Rignano garganico, praticamente a ogni stradina di campagna che incrociava la striscia d'asfalto, da una a tre ragazze di colore a cosce aperte e con l'ombrello aperto messo di lato, per proteggersi forse dal vento, attendevano i clienti. Seminude e intirizzite.
Su quella strada, da anni, ci sono tante di queste ragazze provenienti chissà da quale landa d'Africa. Ma mai ne avevo notate tante: giovani, belle, ma infreddolite e spente.
Quanto ci manca Pier Paolo Pasolini! Passando per Desolation Road SS16, il poeta friulano chissà cosa avrebbe potuto raccontare con la musica della sua poesia e con la poesia delle sue immagini. Lui avrebbe potuto raccontare la vita, i sogni, le paure di quelle ragazze abbandonate. Ma quanti anni avranno? E chi le aiuta?
Mi pare chiaro che non le aiuta la polizia, i carabinieri, i vigili dei comuni di competenza. Avessi mai visto un'azione di contrasto su quella strada...Niente: sembra che non si tratti di una via di comunicazione della "civile" Italia, ma di un lungo mercato d'esposizione di carni. Solo che quelle carni nere e splendenti, sono povere ragazze sfruttate, abusate, spesso ricattate. Chi ha il pelo sul cuore di diventarne "cliente"? Si sa, nostri concittadini, ovvio. E così, chi non controlla e chi entra nel mercato da cliente, fa l'interesse degli sfruttatori, che sono un'organizzazione e quindi sono mafiosi, sono mafia. Ogni centesimo immesso del mercato, questo lo sanno tutti, è dato alla mafia ed è tolto al futuro della nostra terra.
Ma non è questo che mi ha più colpito percorrendo Desolation Road. A rattristarmi davvero è stata la solitudine di quelle ragazze. E la loro piccola, inconsapevole vendetta: vedendole lì, ai due lati della strada, mi rubavano il paesaggio. Cioè, la loro presenza rendeva quella strada uno spicchio di mondo che non sapevo decodificare. Non sentivo più quella strada - percorsa tante volte da bambino - come mia, come appartenente al mio mondo, al nostro mondo. E la colpa è soprattutto nostra.
Etichette: Umanità
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