Diagnosi precoce per il governo: so' strunz!
Il servilismo nei confronti delle lobby a volte diventa vere e proprie scelte criminali. E' il caso di quanto u' Scazzamurrill' ha letto nell'ultimo numero dell'Espresso. Donato Greco, ex direttore del Centro per la prevenzion e e il controllo delle malattie del Ministero della Salute, ha denunciato che il ministero sta spostando le sue risorse dalla prevenzione primaria alla "predizione clinica".
Si tratta cioè di puntare sulla diagnosi precoce, ampliando al massimo la popolazione che vi ha accesso. Tutto bene, la diagnosi precoce è una cosa santa e salva molte vite. Il punto è che, se si tolgono soldi alla prevenzione per spostarli alla diagnosi precoce, si fa un favore alle lobby dell'industria della salute, non ai cittadini. Andrebbe bene metterci altri soldi, non toglierli alle attività per impedire che ci si ammali per darli a quella che constata che sei malato. D'altronde, queste ultime attività costano molto e i produttori di farmaci e macchinari per la salute sono ben contenti. "Basta vedere - dice Greco all'Espresso - come sono stati organizzati i comitati consultivi del ministero: c'è una presenza determinante dei poteri forti (industrie farmaceutiche, aziende biotecnologiche, cliniche private) mentre c'è pochissimo spazkion per i rappresentanti della sanità pubblica e delle regioni. Credo che il diritto alla salute sia oggi a rischio".
Etichette: sanità
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