La Quaglia Trionfante e l'Udc (Unione del canguro)
«Uomo democratico di spirito liberale, ha deciso di dare il suo apporto al progetto di crescita e rinnovamento che l'Udc sta portando avanti nell'attuale compagine amministrativa di centrodestra» (da "La Gazzetta del Mezzogiorno", 8 settembre 2006)
Non è una semplice dichiarazione politica, è un epitaffio. Il poeta che l'ha elaborato ed espresso è Severino Carlucci, il segretario dell'Udc (che non sta per Unione democratica cristiana, ma a Torremaggiore soltanto l'acronimo vuol dire Unione del Canguro) e la quaglia santificata è l'ineffabile consigliere comunale Lecci&Sotti.
U' Scazzamurrill' da tempo denuncia i "salti della quaglia", col sorriso sulle labbra, come storture di un sistema politico locale malato, marcio. Ma ormai nella politica torremaggiorese, altro che sorriso amaro, siamo al vero e proprio ridicolo: si arriva a inneggiare alle "quaglie" sottolineandone lo spirito "liberale" e "democratico". Come se "liberale" volesse dire fottersene del mandato ricevuto dagli elettori (che, se avessero voluto votare per l'attuale maggioranza, avrebbero votato per uno dei variegati partiti della Casa delle Libertà locali) e "democratico" volesse dire andare là dove porta il vento, senza pensare che, se uno non è più in linea col mandato ricevuto dagli elettori, dovrebbe avere la dignità politica di dimettersi.
Da tempo Lecci&Sotti votava con la maggioranza, si attendeva solo la formalizzazione del salto della quaglia. U' Scazzamurrill' ne aveva già parlato a luglio, beccandosi le smentite di parte dell'Opposizione Dormiente. Oggi l'Unione del Canguro santifica il salto e la quaglia, accettandone "all'unanimità" l'adesione.
U' Scazzamurril', certo, non pensa che l'Udc avrebbe dovuto dire "no" alla nuova quaglietta cadutale tra le braccia, ci mancherebbe altro! Ma, almeno, per favore, che abbia il buon gusto di non portarlo in processione com' a' San Zavin'.
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