Il professor Capastruffola (e la sua badante)

Borbotta. Nessuno capisce quel che dice, perche' lui borbotta. Si siede dopo pranzo sulla panchina, quella che guarda al leone di marmo nella Villa comunale, e borbotta. Si rivolge al leone, come se la fiera di pietra potesse rispondergli. E forse, nella sua testa di vecchio, gli risponde davvero, nonostante le sue corde vocali neanche siano state scolpite.
U'Scazzamurrill oggi si è svegliato tardi. Una dose esagerata di tisana di mammole ha fatto un effetto oltremodo soporifero. Quando ha aperto gli occhi, all'ombra della grande foglia di banano, ormai erano già le tre del pomeriggio. Si è alzato e gli è bastato fare pochi metri per vedere il vecchietto borbottante, seduto alla solita panchina, che si appoggiava sul bastone.
"Chi sei nono'?" gli chiede lo gnomo curioso. "Oh, da quanto non vedevo uno Scazzamurrillo", gli risponde il vecchio in un perfetto italiano, un po' toscaneggiante. "Io - aggiunge ponendo di nuovo lo sguardo sul felino scolpito - sono il professor Capastruffola: hai mai sentito parla

"Professo', ma non vorrà lamentarsi anche lei", gli fa u'Scazzamurrill'..."No, no - replica piccato il professore, agitando eloquentemente la mano - io non mi lamento. Io mi pento. E' diverso. Io sono colpevole, porto sulla mia coscienza un crimine, un reato per omissione. Caro Scazzamurrillo, tutti questi qua, li ho educati io. Tutti, lo puoi dire forte. Oh, qual duol m'incolse". U' Scazzamurrill, confuso, guarda in maniera interlocutoria Capastruffola. "Pensavo - continua il professore - d'inculcare loro valori, cultura. Il Croce, Dante, il De Sanctis. Il Manzoni, capisci? IL MANZONI! E, invece, li spingevo lentamente a bere il veleno dell'apatia. Ahime', la mia pena non avrà mai fine. Non ho salvato da loro stesse tre generazioni: i cinquantenni e i quarantenni e anche i trentenni. Sono quelli che oggi in qualche modo amministrano, fanno politica e fanno carriera in questo paese. Che errore, caro Scazzamurrilllo. E' tutta colpa mia". U' Scazzamurrill', sempre più confuso, cerca di domandare: "Ma quale error.....?". Ma il professore l'interrompe, alzando la voce. "Tu non sai! Non sai! Sei


Un velo di tristezza adombra il volto di u'Scazzamurrill'. Il silenzio del vecchio e dello gnomo coprono i rumori delle auto, lo strillare dei ragazzini che giocano a pallone. Ma improvvisamente, un urlo spezza l'aria.
Una voce di donna, di giovane donna. "Professoreeeeeeee", urla una bellissima ragazza bionda, poco più che ventenne, vestita da infermiera. Una modella, pensa u'Scazzamurrill'. Come intuendo, Capastruffola spiega: "E' la mia badante". Soncertato gli risponde u' Scazzamurrill': "All'anima della badante, che gnocca!!" Il professore, facendo l'occhiolino: "Sono colpevole e lo so. Ma non sono così scemo da punirmi con l'inferno". Ravvivato nel volto, butta nel prato il bastone e se ne va, saltellando, a braccetto con la "badante".
3 Comments:
La ringrazio per intiresnuyu iformatsiyu
10:26 AM
good start
10:29 AM
La ringrazio per intiresnuyu iformatsiyu
10:30 AM
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