Il Sindaco-Canguro cancella l'Ici: ogni promessa è debito!

U' Scazzamurrill' oggi è doppiamente felice. Il primo motivo di felicità è la vittoria del centrosinistra e la sia pur parziale sconfitta del fronte berlusconiano. Ma il secondo motivo di contentezza dello gnomo è molto più prosaico: sa che potrà risparmiare nei prossimi mesi tanti bei soldini. Tutti bei "tarì" (la moneta dell'antico Regno di Napoli che u' Scazzamurrill' tuttora usa...) che potrà distribuire a belle fanciulle. E sì, perche' u' Scazzamurrill' quella c'era, eccome se c'era.

Che sera????? Ma come, ve la siete scordata già? Lui era lì, sul palco. Nel marsupio dormiva beatamente l'assessore Nicola Valente. Il Sindaco-Canguro parlava, parlava. Il Caimano, a Roma, aveva da poco promesso la cancellazione dell'Ici, l'imposta comunale sugli immobili. E tutt'Italia era in trepida attesa di sapere cosa ne pensasse Ribaltello. U' Scazzamurrill' vide, sotto il palco, nascosto, addirittura un cronista dell'Eco di Bergamo che prendeva appunti.

Quella sera Ribaltello parlò. E disse la cosa che riempì di gioia lo gnomo e tutto il numerosissimo pubblico che assisteva (pare ci fosse ben quattro persone, ma anche due cani e un gatto): cancellerà l'Ici unilateralmente a Torremaggiore.

Ebbene, caro Ribaltello, ogni promessa è debito. Come sanno tutti, a Torremaggiore si paga il 6 per mille, massimo consentito per legge. Quindi l'affermazione fatta dal Sindaco-Canguro è impegnativa. Ma non importa: ormai ha promesso. Grazie Ribaltello mio...ora però è tempo di passare dalle parole ai fatti.