La notte del drive-in
Immaginate: siete in un enorme drive-in per la Grande notte dell'horror e una cometa assassina distrugge il resto del mondo, lasciando in vita solo gli spettatori del cinema. Cosa fareste? Come sopravvivereste? Di che vi nutrireste? U' Scazzamurrill' oggi è assorto in queste fantasticherie, perche' ha dedicato il suo sabato alla lettura.
La notte del drive-in di Joe R. Lansdale è un capolavoro. E' ambientato nel Texas. La storia racconta, in breve, di come queste migliaia di spettatori sopravvivono alla grande catastrofe. Il loro nutrimento sono dapprima cocacola e hot dog, ma poi terminano anche questi e rimangono solo i pop corn. Un essere mostruoso, il Re del Popcorn a quel punto s'impossessa del potere e...ma basta, u' Scazzamurrill' non vuole togliere a tutti il piacere di leggere questo capolavoro. E vi cita quanto ha scritto Nicolò Ammanniti sul libro (è sulla copertina del volume delle edizioni Einaudi Stilelibero): "Consiglierei a un analfabeta di imparare a leggere solo per poter conoscere Lansdale".
Per farvi venire ulteriormente l'acquolina in bocca, u' Scazzamurrill' ha deciso d'incollare l'incipit del libro. Buona lettura!
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La notte del drive-in
Scrivo dei giorni prima che le cose impazzissero, quando c'era da dire addio alle superiori, pensare all'università, alle ragazze, ai party, e alla Grande Nottata Horror del venerdì al drive-in Orbit, quello a fianco dell'Interstatale 45, il più grande drive-in del Texas. Del mondo intero, a dire il vero, anche se dubito che esistano molti drive-in, per esempio, in Jugoslavia. Pensateci un momento. Ripulite la mente da tutto il resto e vedete se riuscite a immaginare un drive-ine tanto grande da poter contenere quattromila automobili. Voglio dire, pensateci sul serio.
Quattromila.
Viaggiando verso l'Orbit, ci capitava spesso di attraversare cittadine con un numero di abitanti inferiore a quattromila scritto sul cartello segnaletico. E considerate che ognuna di quelle automobili conteneva in genere almeno due persone, spesso di più (senza contare quelle nascoste nei bagagliai), e starete pensando a un sacco di automobili e di persone.
E una volta all'interno, riuscite a immaginare sei mostruosi schermi da drive-in, alti sei piani, con sei pellicole diverse proiettate contemporaneamente? Anche se riuscite a immaginare tutto questo, è impossibile, se non ci siete mai stati, che riusciate a immaginare quello che succede il venerdì sera, quando il biglietto d'ingresso costa due dollari e le automobili si mettono in file per la Grande Nottata Horror, per incollare gli occhi su sei schermi che grondano secchi di sangue e sparano decibel di urla dal tramonto all'alba.
Immaginatevi questo, fratelli: una fresca, frizzante sera d'estate, con le stelle del Texas come occhi di serpenti a sonagli che brillano in un bosco fitto e scuro. Una fila di automobili, come una collana malandata, che si snoda dalla cassa all'autostrada, dispiegandosi per un chilometro e mezzo o forse anche più.
I clacson strombazzano.
I bambini strillano.
Le zanzare ronzano.
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