Lo Spirito della Monnezza
"Ohhhh ma tu si' propr' u' Scazzamurrill'?" U' Scazzamurrill' si guarda attorno e gli risponde: "Ma tu vedi un altro gnomo qua attorno? Certo che sono u' Scazzamurrill'". A rivolgergli la parola è uno strano personaggio, dall'occhio grifagno e i capelli a spazzola. "Piacere, piacere, io sono Scupetton'. Ti volevo parlare, perche' ho saputo che tu racconti certe magagne", gli dice. U' Scazzamurrill, però, ha un gran mal di testa...troppa gente, troppe lamentele ha ascoltato negli scorsi giorni. E anche qualche strillo offensivo. "Edda', stamm' a senti'", insiste il personaggio, a dire il vero, un po' puzzolente oltre che petulante.
"Ma di cosa mi vuoi parlare?" gli chiede allora u' Scazzamurrill'. "D' a' munnezz'", gli risponde Scupetton'. "Ehhh?" dice con sorpresa lo gnomo. "Munnezza, rumenta, immondizia...di questo ti devo parlare Scazzamurrill'. E stammi a sentire perche' pure io, come te, non sono un normale essere umano. Se tu sei uno gnomo dispettoso, io sono lo Spirito della Munnezza. Ma, in questo paese, sono qualcosa di più: sono uno spirito inquieto, incazzato nero".
Vincendo la ripulsa olfattiva, u'Scazzamurrill' gli fa spazio e l'invita ad accomodarsi sotto la foglia del banano della Villa comunale. "Devi sapere, caro Scazzamurrillo, che mai come oggi io sono un senzatetto in questo paese", gli dice Scupetton' scandendo bene in italiano, come se si volesse dare un tono. "Da sempre la raccolta dei rifiuti qua è stata un problema. Ma da parecchi anni è una specie di dramma. Ma ti pare che io, Spirito della Monnezza, debba essere dilaniato da cani randagi ogni giorno da anni, perche' i cassettoni che contengono la rumenta sono inadeguati e qualsiasi botolo può farne ristorante? Ma ti pare che devo essere frammischiato con volgari materiali riciclabili, solo perche' il comune di Torremaggiore non è capace di organizzare una normalissima raccolta differenziata? E, poi, siamo seri! Non si capisce manco chi deve venire a mettere ordine nelle mie case, chi la deve raccogliere la monnezza. Da tempo si parla di un appalto, che già sembra abbia accento partenopeo. Ma intanto qua, i cani randagi possono stare tranquilli: la tavola resta sempre apparecchiata..."
A quel punto u' Scazzamurrill' lo interrompe. "Eddai, in fondo, anche i cani randagi sono creature viventi, anche loro si devono nutrire", gli dice benevolo u' Scazzamurrill', offrendogli la solita tisana di mammole. "Hai ragione - gli risponde Scupetton' - solo che con questa dieta i cani randagi rischiano di fare cagnolini con il cancro". U' Scazzamurrill' trasale. "Che intendi dire?" gli chiede.
"Vedi - spiega lo Spirito della Monnezza - il grosso del problema non sono ne' la raccolta differenziata, ne' le condizioni dei cestoni. Il guaio sono le discariche abusive. Una di queste (FOTO SOPRA) i carabinieri di San Severo l'hanno sequestrata qualche settimana fa...bella scoperta: c'era da anni, la conoscevano tutti. Ci hanno trovato 500 metri cubi di rifiuti speciali, ha scritto la Gazzetta del Mezzogiorno: derivati da attività di frantoio, derivati di demolizioni edili, arredi, pneumatici, elettrodomestici".
U' Scazzamurrill', a bocca aperta: "Azz'". Scupetton' gli sorride. "Ma questo non è il peggio, caro Scazzamurrill'. Il peggio sta a San Matteo. La vedi la FOTO SOTTO? Embe' là pare che ci stia pure l'amianto. Capisci che per i cani randagi non si tratta di un menù molto commestibile?", dice lo Spirito della Monnezza. "Beh, neanche per le persone sembra molto salutare", commenta u' Scazzamurrill'. "Le persone, i torremaggioresi - risponde Scupetton' - in fondo se lo stanno meritando: chi semina vento raccoglie tempesta. E non ti dico chi semina amianto e rifiuti speciali cosa raccoglie. Ma i cani, che colpa hanno i cani?".
Detto questo, lo Spirito della Monnezza scompare in una nuvoletta. Lasciando sotto il banano l'odore che tutti potete immaginare. E così ho trovato io oggi u' Scazzamurrill': spray deodorante in mano a cercare di rendere di nuovo abitabile il suo rifugio di fortuna.
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