Violenza contro una 14enne "vicino Foggia": è ora di riflettere su di noi
Un tessuto sociale che si degrada, città che diventano sempre più ciniche
Le agenzie di stampa nazionali oggi battono una notizia: arrestati quattro minorenni di "un paese vicino Foggia" per un atroce stupro di gruppo nei confronti di una ragazzina di 14 anni. Giustamente, i giornalisti hanno preferito non svelare quale sia il paese, per evitare che si scateni la solita curiosità nei confronti della vittima, che aggiunge violenza a violenza. Anche perché, di solito, si finisce per dar la colpa sempre alla vittima, in un mondo in cui - chissà come mai - la solidarietà collettiva va quasi sempre ai farabutti.
Una violenza perpetrata dai minori nei confronti di una minore è una cosa che deve farci riflettere, non tanto sulla base di impeti moralistici, ma per fare un profondo esame di coscienza su quanto il nostro tessuto sociale si stia degradando, su quanto le nostre città stiano diventando ciniche. U' Scazzamurrill', che non è uomo di fede, crede che la mercificazione del sesso che vediamo ogni giorno promanare dagli schermi televisivi, dai cartelloni pubblicitari, ma anche dalle nostre strade, porti a uno scostamento di valori, per cui l'intimo di una ragazzina rischia di diventare non più inviolabile.
Sono processi complessi, difficilissimi da governare, che però hanno effetti immediati sulla nostra vita quotidiana. Come d'altronde ha potuto sperimentare quella ragazzina di 14 anni, stuprata da tre bestie alla volta. Anche se è evidente che le violenze sessuali non sono una cosa di oggi, è altrettanto evidente che le violenze sessuali che avvengono oggi non nascono nel vuoto di conoscenze. Le agenzie, infatti, descrivono gli stupratori come ragazzi provenienti da famiglie-bene, soggetti mediamente scolarizzati, si presume. Il vuoto è quindi di valori ed è un vero deserto.
Questo è un tema che c'interroga tutti. Se i nostri paesi scoppiano di tossicodipendenti - e provate a chiedere in giro quanta gente si fa di cocaina - e se il nostro territorio mostra come biglietto da visita nella sua principale via di comunicazione (la Statale 16, ovvero "Desolation Road") un supermarket a cielo aperto di corpi schiavizzati e di sesso coatto (per le ragazze), c'è una motivazione profonda che è insita nella nostra incapacità culturale di scovare un Senso. Spesso in questo blog ci si accapiglia per la politica, ma la realtà è che una possibilità di sviluppo nel nostro territorio passa solo attraverso una definizione di valori, senza i quali si continuerà a dare tanta importanza ai Suv e nessuna al corpo di una bambina.
Etichette: Cultura, Foggia, Sicurezza, Sud, Sviluppo, Umanità
1 Comments:
Concordo e sottoscrivo.
Pipino
4:58 PM
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