Premio Merda dell'Estate a Fioravanti e ai suoi amici
U' Scazzamurrill' sente il bisogno di assegnare nuovi premi Merda dell'estate 2009.
Ai giornalisti che intervistano Giusva Fioravanti come fosse un "maitre à penser" e ai politici che, basandosi sui depistaggi di quell'assassino, cercano di proporre nuovi depistaggi riproponendo la pista "araba" di una strage - quella di Bologna - che è stata fascista, come accertato nelle aule di tribunale.
Gente come Fioravanti non dovrebbe mai uscire di prigione e dovrebbe essere, contestualmente, condannata a essere dimenticata. Quale diritto di parola, quale credibilità può avere un signore che ha sei ergastoli sulle spalle e che non si è mai né pentito né dissociato dai suoi crimini? Un delinquente che non solo è stato esecutore materiale - secondo quanto ha stabilito la Giustizia in tutti i suoi gradi di giudizio - della strage alla stazione di Bologna (85 morti), ma anche delle uccisioni del giudice Amato, di carabinieri, di un poliziotto di 19 anni col solo scopo di rubargli il mitra, con cui fare rapine e ammazare altra gente. Un assassino la cui anima gronda di sangue, che neanche da morto dovrebbe uscire dalla galera.
In un paese civile, un assassino come lui non sarebbe intervistato come una star, come una vittima di un errore giudiziario. Starebbe in carcere, condannato all'oblio. In un paese civile non gli sarebbe permesso di chiedere "rispetto" (proprio così, rispetto, leggete l'intervista a Repubblica di oggi) ai familiari delle vittime e chi li rappresenta. In un paese civile non ci sarebbe una classe di governo pronta a sostenere la sua causa. Una destra (che schifo!) che ne perora la causa (vedi il Giornale di oggi).
Ecco perché chi lo intervista e chi lo sostiene merita il premio Merda dell'estate.
Etichette: Assassini
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