I cani randagi? Meno pericolosi dei Canguri!

Cari Amici di u' Scazzamurrill', l'arroganza del poteruncolo porta a volte a fare affermazioni di palese stupidità. Al nostro Ribaltello accade abbastanza spesso.

L'ultima caterva di affermazioni presuntuose e irrimediabilmente sciocche le potete trovare sull'indecente sito internet del Comune di Torremaggiore rispetto alla questione dei cani randagi. Se volete fare due risate (amare), potete cliccare qui e leggere il comunicato.

Orbene, il presuntuoso Sindaco-Canguro cosa dice? Che i cani randagi che scorazzano a Torremaggiore "non sono pericolosi". Cose da matti! Questo signore è il primo cittadino, quindi anche responsabile delle condizioni di sicurezza igienica del paese, e svaria su questo problema (come su altri) dalla negazione alle promesse non mantenute.

Il Sindaco-Canguro s'è distinto in passato per aver detto che Torremaggiore è una città sicura, una specie di Svizzera della Capitanata, mentre ogni giorno si susseguono rapine e furti. Il Sindaco-Canguro ci ha anche detto che le antenne di telefonia mobile "fanno meno male delle prese della corrente", a dispetto di quanto ha scritto l'Organizzazione mondiale della sanità, la quale non ha mai sancito che quelle installazioni siano sicure. Così, anche sui randagi, il Sindaco-Canguro cos'ha fatto? Un referendum tra i cani per valutarne la pericolosità delle intenzioni? E, come ha detto allo gnomo il suo amico a quattro zampe Savino Cane Indovino, i cani hanno risposto in coro: "Noooooo, nu' sim' bonnnnn, bau bau bau". D'altronde, la signora che qualche tempo fa lo stesso Scazzamurrill' ha visto in difficoltà e soccorso, perché sommersa dalle gentilezze di uno dei tanti randagi gentleman (anzi gentledog), in realtà non temeva un azzannamento, ma un'eccesso di leccatine affettuose da parte del quadrupede.

A dire il vero, il Sindaco-Canguro dovrebbe spiegarci come mai, a un anno dalla promessa di fare un canile (strappata dopo una dura campagna della società civile torremaggiorese), non s'è mosso neanche un filo di niente. Ma non lo fa, preferisce come al solito negare che ci sia un problema, nonostante esso sia sotto gli occhi di tutti. E' da capire se si tratta di un comportamento che la psicanalisi dovrebbe studiare (il super-io del marsupiale che auto-censura la sua coscienza) o semplicemente un evidente caso di paraculaggine.

Una cosa però la si può dire. E' proprio vero: non sono i cani a essere pericolosi per Torremaggiore, ma gli uomini. Anzi i canguri. E le quaglie...