Agricoltori domani in piazza, urge cambiamento classe dirigente
La politica locale incapace di porre al centro dell'attenzione i problemi dell'economia vera
Domani gli agricoltori della provincia di Foggia scenderanno in piazza. U' Scazzamurrill' è con loro. Il governo ha fatto saltare ogni ipotesi di fondo di sostegno per le aziende agricole, mentre i prezzi che vengono pagati per la produzione agricola sono in caduta libera. Un cappio stretto al collo della nostra economia, con le imprese che non hanno i soldi neanche per programmare i prossimi raccolti.
La politica, al di là del governo (sensibile evidentemente solo ai piagnistei dei produttori di latte del nord, quando portano voti alla Lega), dimostra di essere del tutto incapace d'incidere sulle scelte. I politici locali non hanno mostrato alcuna tendenza a fare blocco e portare risorse per il nostro territorio. Forse ne hanno anche poca volontà: la loro testa probabilmente è concentrata come sempre susanità e mattone, settori che portano badilate di voti clientelari. Del cuore vero della nostra economia, se ne fottono.
La vertenza degli agricoltori foggiani dovrebbe essere una grande questione nazionale. Invece, vedrete, che i grandi mezzi d'informazione nazionale l'annegheranno tra troie, trans, propaganda e finti allarmi influenza. Segno evidente che i nostri territori devono cambiare classe dirigente, promuovere la partecipazione diretta dei cittadini che sostengano i propri interessi legittimi e si rendano protagonisti di una vera stagione di lotta.
Etichette: Agricoltura, Economia, Foggia, Politica, Puglia, Sud, Sviluppo
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